Cultura
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(pubblicato, in estratto, sul quotidiano “il Giornale” del 2.11.2021)
L’INSURREZIONE PARTIGIANA DI MILANO NON C’È MAI STATA. Nè il 25 Aprile del 1945, nè il 26, e nemmeno il 27, o il 28, o il 29. Semplicemente NON FU.
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Il Vangelo di oggi: Mt 5,1-12: In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
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Spero abbiate passata una buona settimana. Le parole che mi risuonano nella testa, dal Vangelo di questa domenica sono: ascolta e ama. A voi invece quale parte risuona di più nel cuore? Cosa vi ha colpito? Buona meditazione:
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di Giulio Iudicissa
Ci sono cose che durano solo poche stagioni ed altre, che, seppure non sono per sempre, almeno vivono per decenni, per secoli, per millenni. Sta in ciò la differenza tra movimenti e dottrine: i primi sono figli del momento e del momento ricevono l'influsso e le mode, le seconde nascono dalla storia, quella storia che viene da lontano e raccoglie le ansie più profonde dell'umanità tutta. Ecco perché i movimenti sono effimeri e muoiono prima del loro fondatore, mentre le dottrine mettono radici e passano da una generazione all'altra. Nell’arte, in politica, nella religione avviene così.
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Il Vangelo di oggi: Mc 12,28b-34: In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
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La vita, spesso, ci mette a dura prova, ci abbattiamo e perdiamo la fede nel Signore, ma quasi sempre è proprio la fede a salvarci! Vi invio con piacere un messaggio sul Vangelo di oggi, spero che possa portare Luce nella vostra vita:
«Che cosa vuoi che io faccia per te?».
«Rabbunì, che io veda di nuovo!».
E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato».
E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada
Mc 10,46-52
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Questo cieco insiste per poter incontrare il Signore nella certezza che egli interverrà prontamente. Gesù gli chiede cosa vuole: è strana questa domanda vista l’evidente della difficoltà di quest’uomo; ma il Signore desidera che facciamo chiarezza in noi prima di dare luce alla nostra vita. Senza una presa di coscienza dei nostri bisogni, dei nostri limiti, delle nostre fragilità, dei nostri peccati attenderemmo altro e qualsiasi aiuto ci lascerebbe insoddisfatti. Consegnarsi senza riserve, con la fiducia che il Signore possa guarire proprio quella mancanza che ci pare insanabile: questa è la fede che piace a Dio! E quando la nostra cecità, qualsiasi cecità, viene sanata non possiamo far altro che metterci a seguire colui che è la Luce vera che sola illumina ogni uomo ed ogni passo. Avete fatto chiarezza dentro al vostro cuore?
Il Signore vi benedica.
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di Giulio Iudicissa
In genere, in una competizione c’è chi vince e c’è chi perde. In politica non avviene così. Chiuse le urne e scrutinate le schede, ognuno dichiara di aver vinto ed assegna a tutti gli altri la sconfitta. I numeri? I numeri non hanno importanza. Ciò che conta sono le analisi ovvero le parole.
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Il Vangelo di oggi: Mc 10,46-52: In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio dIi Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.
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La presentazione del libro del già dirigente scolastico dei Licei di Corigliano, Pietro Antonio Maradei, in onda sulla piattaforma di informazionecomunicazione.it andrà domani lunedì 18 Ottobre 2021 alle ore 19.00 dall’Aula Magna del Liceo Classico “G. Colosimo” di Corigliano-Rossano (area urbana Corigliano).
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di Giulio Iudicissa
Dell'appena trascorsa vicenda elettorale il punto che più mi resta è la solitudine dei candidati. Sì, la solitudine. La registravo, in verità, già da tempo, ma credo che abbia ora toccato il suo culmine. Eppure, ognuno viaggiava col suo seguito d'auto ed ognuno trovava nella piazza prescelta una schiera di curiosi e di amici. E, dunque? E, dunque, io ridico che, aldilà della scena, arricchita di cartelloni e di schermo, con tanto anche di applausi, lì, dietro un tavolo, con microfono in mano, lui, il candidato, mi è apparso solo. Ecco: tutto intorno, ad una certa distanza, il vuoto. Non c'era partito, non c'era passione, non c'era trepidazione d’una sognata vittoria o d’una temuta sconfitta.
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Il Vangelo di oggi: Mc 10,35-45: In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo».
- Il pensiero della domenica di frate Gabriele Trivellin Ofm
- San Demetrio Corone: Le botteghe di un tempo raccontate in un libro di Bugliaro
- Corigliano-Rossano: Domenica 17 ottobre apertura del Sinodo dei vescovi
- OPERAZIONE NOAH (*) di Ernesto Scura
- PREMIO NOBEL PER LA PACE: E SE TORNASSE LA PASSIONE PER LA VERITÀ E LA DEMOCRAZIA…
- Commento al Vangelo di oggi domenica 10 ottobre: Un invito rivolto a tutti noi
- Vetera nova a cura del prof. Giulio Iudicissa: Un vuoto
- Commento al Vangelo di oggi domenica 3 ottobre: La coppia: immagine di Dio che ama e crea