Quaresima è il tempo del ritorno, della riconciliazione, della riscoperta di ciò che davvero ci dà vita. Il Vangelo di questa quarta domenica di Quaresima ci invita a riflettere: sentiamo nostalgia di Dio? Abbiamo il coraggio di tornare a casa?
Allora ritornò in sé...
Si alzò
e tornò da suo padre
(Lc 15, 1-3.11-32)
Figlio amatissimo, mio piccolino, che sei andato e ora vaghi lontano. Hai creduto che la vita fosse altrove e ti sei ritrovato così solo, così vuoto. Hai vagato fino ad accorgerti di aver perduto il senso. La vita si è svuotata ed ora ti scopri profondamente triste. E pensi: «Voglio tornare a casa, sento forte la nostalgia di te, padre, che sei aria e scintilla che mi fa vivere davvero. Mi accoglierai ancora?». Ritorna figlio mio, so lo desideri quanto lo desidero io. Anche se un giorno mi hai voltato le spalle, io non ti ho mai abbandonato. Torna in te, mi troverai a braccia aperte per ridarti vita. E tu, figlio maggiore, che spii le danze e i canti, che coltivi livore ed amarezza, vieni! Ho braccia grandi per poter sciogliere tutta la tua rabbia. Guardatevi, figli miei, che eravate morti e siete ritornati in vita; guardatevi, mia immagine, mia somiglianza.