Gv 12,20-33
In quel tempo tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci.
(Foto:Via Fani, Roma, 16 marzo 1978, ore 9. Pochi minuti dopo l'agguato delle Brigate Rosse)
RISCHIO IRRESPONSABILE SU UN CRINALE APOCALITTICO
di Salvatore Martino
Che società è quella che permette ai terroristi che rapirono e assassinarono Aldo Moro, statista e uomo politico che dedicò tutta la sua vita al bene del Paese, e che ne trucidarono la scorta, di prendere la parola, in occasione del quarantennale di quei tragici eventi, e di fornire al pubblico, attraverso gli strumenti di comunicazione dello stato, la loro versione antistato dei fatti?
In quel tempo tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci.
La Diocesi di Rossano-Cariati si appresta a vivere un nuovo momento di gioia, ma soprattutto di grazia.
Domenica 18 marzo alle ore 17.30 al Castello Ducale di Corigliano Calabro un nuovo Appuntamento Culturale organizzato dagli "Amici dell'Arte" capitanati dal loro capo carismatico prof. Giuseppe DE ROSIS, incentrato sul binomio arte - letteratura.
Terzo appuntamento nell’ambito della V edizione della Stagione Concertistica Città di Corigliano Calabro, la kermesse messa a punto dall’Istituto musicale Chopin diretto dal M° Giorgio Luzzi in collaborazione con il Conservatorio Paisiello di Taranto e con il supporto dell’associazione White Castle e dell’Amministrazione comunale di Corigliano.
di Salvatore Martino
Nonostante siano passati quarant’anni dal rapimento e dall’uccisione dell’onorevole Aldo Moro, a parte le responsabilità accertate, dichiarate e datate delle brigate rosse, nessun altro elemento di chiarezza è stato aggiunto circa le responsabilità politiche e degli eventuali mandanti.
di Tina Russo
Parole che fanno male, feriscono, uccidono, soprattutto se hai 17 anni e provengono da qualcuno che avrebbe dovuto essere tuo amico.
di Simona Silipo
La fisica quantistica e il pensiero positivo sono realtá che oggigiorno hanno preso più piede di quanto si possa pensare.
di Pasquale Bennardo (*)
Ennesimo incontro con l’Autore, ieri sera, presso la libreria “Aurora” di Gianfranco Benvenuto. Il protagonista della serata è stato Leonardo Villeggiante, coriglianese ma ormai "romanizzato", che ha presentato, a un pubblico attento e partecipe, la sua recentissima opera, “La Shoah in romanesco”.
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
di Giulio Iudicissa
Tratto dal periodico: Nuova Corigliano 10/3/2018
Vada rispetto a chi, con decisione sofferta, ha scelto di non recarsi alle urne.