La primavera è arrivata e, con essa, il richiamo alla vita nuova. Ma perché ci sia vero rifiorire, è necessario un cambiamento profondo, una conversione del cuore.

Anche il nostro cammino quaresimale è come una primavera dello spirito: un tempo di rinnovamento, di conversione, di ritorno all’essenziale. È questo l’invito che il Vangelo di oggi ci rivolge con forza.

Se non vi convertite,

perirete tutti

allo stesso modo

(Lc 13, 1-9)

Convertite le vostre vite, vi prego! Cambiate rotta, volgetevi indietro, verso chi piange, chi ha fame, chi è solo. Lasciatevi coinvolgere dall’umanità che geme perché è parte di voi e voi parte di lei. Nati dal sogno di Dio per coltivare e custodire le relazioni con lui, con la terra, con gli altri uomini, abbiamo alzato muri di indifferenza, sventolato bandiere di violenza. Occorre prestare attenzione come il Padre fa in ogni momento: imparare di nuovo a stare accanto, a piangere con chi piange, a ridere con chi ride. Solo così, insieme, sarà possibile la salvezza. Quest’oggi, Signore, mi inviti a dare frutto, ed ancora hai pazienza con me, ti fidi delle mie buone radici. Quando sapremo volgerci e chinarci sul dolore dei miei fratelli? Sia oggi il tempo propizio.

 

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