di Salvatore Martino
Oggi 17 settembre 2018, in Calabria, con l’inizio del nuovo anno scolastico, riapre i battenti il grande cantiere della Scuola. Un luogo importante perché al suo interno, nonostante i problemi vecchi e nuovi, si svolge una vicenda affascinante che riguarda la vita e la formazione umana, culturale e spirituale dei nostri ragazzi.
All’interno delle sue pareti, che spesso diventano strette e limitanti, si lavora alacremente, con non molti mezzi a disposizione ed un entusiasmo che occorre inventarsi ogni giorno, per costruire il futuro della società. Un luogo, comunque speciale, dove le vicende umane di coloro che vi operano si incrociano con quelle dei grandi protagonisti della cultura e della storia. Fatti grandi e piccoli che si mescolano insieme, a volte con piacere altre volte per necessità, e diventano risorsa utile al cambiamento della propria vita e di quella degli altri. Storie che, spesso, fanno arrabbiare, soffrire, intristire, disperare, sognare e innamorare. Storie che riguardano la vita di tutti i giorni, l’attualità che, spesso, con i suoi grumi e le sue clamorose contraddizioni, si presenta in stridente contrasto con la società che si vorrebbe genuinamente costruire. Storie che riguardano la comunità e le persone, storie intime e private come i sentimenti, i turbamenti, le emozioni, e questo mistero che permea e muove il tutto, che ci porta col cuore lontano, e che non si riesce definitivamente ad afferrare.
La scuola è la cassa di risonanza di tutto quello che accade nella società e nel mondo, per questo bisogna stare attenti a non fare entrare nel suo edificio le alchimie e le suggestioni di questo nostro tempo che, nonostante l’apparente sfoggio di certezze e di mezzi, naviga a vista, in cerca di approdi che non esistono.
(render - nuovo Istituto Liceo Classico "G.Colosimo" Corigliano Calabro)
La scuola è un luogo bellissimo se collima con le finalità per cui è stata pensata, è lo strumento prezioso che può aiutare questa società a ritrovare se stessa e a redimersi. È il luogo della elaborazione culturale e della speranza perché in essa si progetta e si foggia l’uomo e il suo futuro.
L’augurio che intendo estendere a tutti i protagonisti di questo nuovo anno scolastico è quello di immergersi senza pregiudizi in questa avventura, che sta per iniziare, e viverla fino in fondo perché, alla fine, saprà dare a tutti i frutti di cui, ciascuno e questo mondo, hanno urgente bisogno.