di Francesco Caputo

23 settembre , san Pio da Pietralcina. Se su Google digiti la parola “Padre”, il primo risultato automatico che viene fuori è “Padre Pio”, il secondo è “Padre Nostro”.

Padre Pio è più cliccato di Padre Nostro. E’ uno dei santi più amati ma anche tra i più discussi. Ben prima che la Chiesa la proclamasse santo, il frate di Pietralcina, godeva di una devozione popolare che lo rende tra i più venerati e amati dell’età contemporanea. Nel 1918 ricevette le stimmate, i segni della passione di Cristo che resteranno per oltre 50 anni impresse sul suo corpo. Nonostante la sospensione “a divinis”, restò sempre fedele alla Chiesa. Ha lasciato due grandi e bellissime eredità, i Gruppi di Preghiera, migliaia e sparsi in tutti il mondo, e l’Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, centro all’avanguardia. Ed è proprio questa la grande intuizione di san Pio, sacerdote, che trascorreva, quasi, interamente le sue giornate nel confessionale, per ascoltare le “debolezze” del mondo e che attraverso le offerte, che riceveva, ha dato via ad un Centro per accogliere e curare tanti malati, soprattutto patologie sconosciute all’epoca. E’ qui la santità e la grandezza di Padre Pio, ogni uomo ha bisogno di due “dottori”. Il primo che curi le “ferite” del corpo e l’altro che si prenda cura dello spirito, dell’anima. Fede e scienza, in san Pio da Pietralcina, trovano un modello comune e non in contrapposizione, le guarigioni misteriose, ma soprattutto un Centro di avanguardia mondiale per curare gli ammalati attraverso le apparecchiature scientifiche. Anche sul nostro territorio, è forte la devozione al santo di Pietralcina.  Ieri si è vissuto un momento Comunitario presso la Parocchia di Sant’Antonio, con la lettura del transito, ed oggi diversi appuntamenti nelle chiese cittadine. Padre Pio, il santo che ci ricorda che per fare il bene non bisogna essere santi e per fare il male non bisogna essere mostruosi, in entrambi i casi bisogna scegliere come essere…. “umani”. Buon Cammino….

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