Fonte: Comunicato stampa
L’Arcidiocesi di Rossano Cariati ha vissuto una intesa mattinata di approfondimento e preparazione in vista della 50° edizione delle Settimane sociali dei cattolici in Italia, che si terrà il prossimo mese di luglio a Trieste.
Nel Salone degli Stemmi dell’Arcivescovado si è tenuto un incontro, coordinato dall’avvocato Elvira Campana presidente dell’UGCI di Corigliano Rossano, organizzato dall’ufficio diocesano per la pastorale sociale e per il lavoro, in collaborazione con l’Unione dei giuristi cattolici italiani, sezione di Corigliano Rossano in cui hanno portato il loro eccellente contributo i qualificati relatori che hanno saputo ben spiegare come la “partecipazione” appare oggi più che mai fondamentale per ogni democrazia. Essa rappresenta un metodo di lavoro, ma anche un modo di essere, come il cammino del Sinodo ci sta insegnando. I cattolici, in tal senso, possono e devono dare il loro contributo, come ha sottolineato l’avvocato Daniela Palladinetti, componente del comitato organizzatore delle settimane sociali e direttore dell’ufficio pastorale sociale del lavoro della Diocesi di Chieti Vasto, che ha introdotto proprio al tema della cinquantesima settimana sociale “Al cuore della democrazia.
Partecipare tra storia e futuro”, illustrando a gradi linee il documento programmatorio. A tal proposito già nel titolo che affianca il logo dei cinquant’anni della ricorrenza, troviamo una declinazione nuova: ossia la settimana dei cattolici in Italia, e non più semplicemente dei cattolici italiani. Da qui si comprende come sia necessaria una nuova narrazione sociale, in cui non si parla solo dell’Italia “senza”, ma dell’Italia “con”, perché ci sono bellezze e ricchezze che nessuno narra. Da qui l’importanza dell’ascolto e della capacità di cogliere la ricchezza nella diversità. Di alto profilo storico giuridico la relazione della prof.ssa Anna Lasso Ordinario di diritto privato all’Unical su “Costantino Mortati. L’intangibile valore della Costituzione”, che oltre a offrire un ulteriore occasione per conoscere questa prestigiosa figura, ne ha tracciato il fondamentale contributo alla stesura della Costituzione. E’ seguito l’intervento di don Massimo Alato direttore diocesano dell’ufficio pastorale sociale e del lavoro sul “Il vescovo Giovanni Rizzo e il lavoro femminile al sud” che ha aperto una finestra sulla storia, mostrando come i problemi e le necessità delle lavoratrici su cui è intervenuta la chiesa dell’epoca sono ancora attuali e sollecitano ancora l’attenzione delle istituzioni e della società.
Un richiamo a ruolo dei cattolici nella vita quotidiana del paese è giunto da S. E. l’Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise che, nelle sue conclusioni, ha messo in guardia sul rischio che si corre di vedere i principi sanciti dalla Costituzione compromessi da comportamenti che puntano a dividere il paese. Su tanti temi, come ad esempio l’autonomia differenziata i Vescovi calabresi si sono già espressi, ora tocca ai laici cristiani “perché è ancora il nostro tempo di agire”. “L'incontro di Trieste. Ha concluso Mons. Aloise, dovrà essere per tutti e per la chiesa italiana l'incontro della speranza e il luogo in cui si sapranno individuare con lo studio e la preghiera percorsi nuovi per costruire una nuova umanità e un nuovo spirito di partecipazione che salva il paese da processi involutivi che ne incrinerebbero il futuro. Insomma, per parlar chiaro, i cristiani rappresentano nel mondo ciò che l'anima è nel corpo. L'anima si trova in ogni membro del corpo ed è anche i cristiani sono sparpagliati nelle città del mondo. L'anima poi dimora nel corpo, ma non proviene da esso; ed anche i cristiani abitano in questo mondo ma non sono nel mondo. L'anima invisibile è racchiusa in un corpo che si vede anche i cristiani li vediamo abitare nel mondo, ma la loro pietà è invisibile”.