di Cristian Fiorentino

Neanche l’alta percentuale di umidità, nel terzo sabato di maggio 2024, ha fermato il “Popolo in Cammino” verso la parrocchia “Santa Maria ad Nives” di Schiavonea.

Anzi il pellegrinaggio, considerate le lunghe code di fedeli sulle strade e i partecipanti dentro e fuori la chiesa, è risultato in netto aumento rispetto ai sabati precedenti. “Per la Madonna in marcia fin dall’alba”, infatti, potrebbe essere il titolo di questa tradizione locale che anche quest’anno sta riscuotendo numerosissimi partecipanti. Nel mese consacrato alla Vergine Maria, in effetti, i coriglianesi stanno rispettando il voto che raduna donne, uomini e bambini di tutte le generazioni.

Anche in questa giornata tanti sono giunti, recitando il Santo Rosario lungo il tragitto, rigorosamente a piedi dal centro storico, dallo scalo e dalle altre contrade affollando la chiesa del borgo marinaro per assistere alla liturgia delle 6:30.  E seppur assonnati, dai singoli volti traspariva la gioia di compiere questo sacrificio in onore della Madonna auspicando la Sua intercessione. Celebrazione Eucaristica presieduta dal parroco Padre Francesco Ansalone, assistito dai ministranti, e armonizzata dall’eccellente coro parrocchiale. Coristi che hanno accolto i pellegrini con uno speciale canto di buongiorno e intonando per tutta la funzione particolari canti Mariani. Omelia dolce e incisiva quella proposta da Padre F. Ansalone dove, con un sottofondo di ironia, ha esaltato alcuni peculiari concetti già prima dell’inizio dell’Eucaristia:

 «Alla vigilia della Pentecoste anche noi siamo radunati come Maria e gli Apostoli nel cenacolo in attesa di ricevere lo Spirito Santo. Il grembo fecondo di Maria- ha proseguito il parroco durante il sermone-  ha generato la Vita che è immagine della Chiesa da dove nasce il Cristo capace di dare testimonianza. Anche noi come hanno fatto i Discepoli dobbiamo essere costruttori di positività. Per questo, però, bisogna evitare parole e atteggiamenti di divisione in famiglia e nelle singole unioni. Come i Discepoli sono stati assidui e concordi così dobbiamo essere noi per ricercare la Pace ed essere contemplativi. Quando non c'è Pace troviamo difficoltà perché avvertiamo il turbamento. Bisogna essere sempre in cammino, come fanno molti di voi per venire qui nei sabati di maggio, per essere in comunione portando la gioia ed essere consapevoli di aver generato qualcosa di bello. Questa Celebrazione, infatti, deve essere feconda e ridare un volto Cristiano alle nostre comunità regalando la gioia dell'incontro con il Signore. Anche per questo la Chiesa tutta deve essere capace di parlare e ha bisogno di recuperare il dialogo con i giovani.

Il pellegrinaggio di oggi è una testimonianza e allo stesso tempo un’immagine della Chiesa che afferma nuove realtà. Manifestazione che nasce dalla. Pentecoste, guidato dalla Madonna e sotto la protezione del Signore. Maria- ha concluso Padre F. Ansalone- ci aiuti ad essere testimoni e generatori di vita, amore, amicizia, luce e Comunione perché nel mondo quotidiano reale è sempre bello quando le mani si stringono e gli sguardi si incrociano». A margine, dopo la recita della preghiera alla “Madonna della Schiavonea” e prima della benedizione, Padre Francesco Ansalone ha annunciato che nel quarto e ultimo sabato in onore della Mamma Celeste nonché prima Discepola di Gesù, il prossimo 25 maggio, la Santa Messa sarà officiata dal Vescovo emerito di Oppido Mamertina-Palmi Monsignor Francesco Milito. 

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