Una bretella autostradale per Corigliano-Rossano.
È questa una delle priorità in testa alle dotazioni strutturali e di servizio che dovranno essere garantite alla nuova Città, la terza più grande della Calabria. Auspicando l’imminente inizio dei lavori per la realizzazione del Megalotto 3 della Statale 106 (Roseto-Sibari) chiediamo all’Unione Europea e ai Governi nazionale e regionale che inseriscano, tra i lavori straordinari e di somma urgenza, anche un prolungamento del nuovo asse sulla direttrice Sibari-Corigliano-Rossano. Tutto questo, in attesa che venga avviata l’attività progettuale per l’ammodernamento della Statale ionica anche per i Megalotti 8 e 9 fino a Crotone. È questa la proposta del coordinamento cittadino de Il Coraggio di Cambiare l’Italia di Rossano da tempo in prima linea, insieme alla presidenza nazionale del movimento, sulla questione relativa all’ammodernamento della Statale 106. Diffidiamo dalle solite e belle promesse – dice il coordinatore cittadino del CCI, Vincenzo Scarcello – che puntualmente ci propinano in campagna elettorale. Ora vogliamo i fatti, perché le umiliazioni subite da questo territorio dopo anni di depauperamenti e scippi non possono più avere senso di fronte alle ragioni della nuova città Corigliano-Rossano. Che abbiamo voluto proprio per dare un senso a questa area della Calabria, la quale ha sempre offerto il suo contributo prezioso alla crescita e allo sviluppo della regione, senza mai avere nulla in cambio. Diffidiamo anche dalle imitazioni di chi oggi, con infantili escamotage lessicali, pretende di volersi intestare le battaglie che, insieme al presidente nazionale del movimento Giuseppe Graziano, abbiamo portato avanti e le tante che ancora faremo per rivendicare i sacrosanti diritti della nostra gente. L’ammodernamento della Statale 106 – aggiunge e precisa ancora Scarcello - così come la realizzazione del nuovo ospedale, la “restituzione” del Tribunale della Sibaritide, la realizzazione della cittadella degli uffici, il diritto ad una mobilità più efficiente e sicura, devono essere i punti cardine nelle priorità della nuova Città. Il tratto della statale ionica tra Corigliano e Rossano, già di per sé tra i più pericolosi dell’intero tracciato, a partire dal prossimo 31 marzo, con l’istituzione del nuovo comune unico, vedrà un fisiologico aumento del transito. E non vorremmo continuare a contare morti innocenti lungo questa strada – scandisce il coordinatore cittadino del CCI - come la tragedia (l’ennesima) capitata al giovane concittadino Andrea Forciniti, vittima incolpevole della strada della morte. Abbiamo bisogno di un’arteria nuova, più ampia, che permetta al traffico locale di poter viaggiare in totale sicurezza tra i due centri urbani di Corigliano e Rossano. È questo un provvedimento che la Regione, al pari del Governo nazionale e all’Unione europea, dovranno assumere subito anche approvando un piano di Protezione civile per realizzare il raddoppio tra il bivio Stombi di Sibari e quello di Bucita a Rossano. Su questa che consideriamo una priorità impellente – conclude - chiederemo riscontri in campagna elettorale e ce ne faremo portavoce in tutte le sedi istituzionali.
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