di Simona Silipo

Nel corso degli anni mi sono imbattuta in diversi testi sacri trovandovi affinità non da poco e anche un sacco di contraddizioni.

Il sapere non è mai troppo e, dunque, prima di essere folgorata sulla via di Damasco, o di essere folgorata e basta, ce ne vuole. E tutto questo perchè non solo la "curiosità è donna", anzi, al contrario, penso sia un fattore assolutamente universale a prescindere dai sessi oltre che, un elemento condiviso e condivisibile da menti aperte e fertili, ma anche per il fatto che mi sono spesso posta domande esistenziali,  essendo di natura estremamente sensibile. Il risultato, dopo tanto peregrinare tra libri, discussioni, riflessioni conseguenziali, mi ha portato ad avere un cristo al collo  e un plettro dei Led Zeppelin come collane, un Buddha e una Madonna sul comodino, la Bibbia e i Vangeli in salotto e il Corano nella mia libreria. Immagino che i "puritani", qualora ce ne siano davvero ancora, saranno scandalizzati da tanta confusione ma in realtà, devo ammettere che in questo caos ho trovato un ordine di idee che porta con sé "l'amore sacro e l'amor profano" con dignità  ,tanto per parafrasare De Andrè. Miscredente o "MissCredente" ?  La ricerca di risposte, con l'intento di scavare oltre la soglia del consentito, ovvero, provando a  leggere tra le righe e oltre, mi ha fatto "partorire" una componente di agnosticismo che mi sono "diagnosticata", (quanto adoro i giochi di parole) attraverso un "credo di non credere" a tutto quanto so o penso di conoscere. Starete pensando..."ma questa che vuole" ? In effetti, non posso darvi torto dato che non so rispondere nè a voi, tanto più a me stessa. Del resto sui misteri del creato si dibatte dalla notte dei tempi. Per quanto mi riguarda  ancora continuo nella ricerca personale di un' identità religiosa che ad oggi non posseggo. Mi piace pensare che esista qualcosa o qualcuno di superiore che abita dentro e fuori di noi e che non sia solo "la lotteria l'unica fede in cui sperare". Detto questo, fedeli de "Il Coriglianese",  dalla "notte dei tempi " -prima citata- al nuovo giorno è un passo e che dio o chi per lui ce la mandi buona.

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