Tratto dal volume "Testimone consapevole" - Editrice "Il Serratore" - anno 2010 -
Titolo "Garopoli, partono i lavori di restauro" - Il Serratore n. 43 Agosto 1996
In un futuro, che ci auguriamo non risulti essere troppo lontano, Corigliano avrà il suo museo cittadino ed una sede degna per i suoi archivi e la sua biblioteca.
La Regione Calabria ha infatti, nello scorso mese di maggio, concesso al Comune un finanziamento di 600 milioni per "il consolidamento, il restauro e la destinazione d'uso a museo e biblioteca civica dell'ex convento dei Liguorini". L'Amministrazione Comunale ha conferito l'incarico di redigere il progetto esecutivo all'arch. Mario Gallina. Il liceo classico, attualmente ospitato in parte dei locali del "Garopoli", si trasferirà, probabilmente già dal prossimo gennaio '97, nell'edificio che ospitava l'ITC "Luigi Palma", in via Aldo Moro. Si tratta di una notizia importante per lo sviluppo turistico e culturale del centro storico di Corigliano. Il "Garopoli" rappresenta un "contenitore" ideale non solo come sede di museo e biblioteca, ma anche per la possibilità che offre di organizzare mostre, convegni, congressi, rassegne, concerti. Uno splendido edificio, quindi, indispensabile in una strategia complessiva che punti al rilancio in chiave di turismo culturale del centro storico. Questo rilancio, abbiamo detto più volte, non può basarsi solo sul castello e sulla sua pur formidabile capacità di richiamo turistico. Occorrono altre strutture, in grado di completare un 'offerta di eventi ampia ed articolata. Questi "poli" sono l 'area del Carmine, il vecchio municipio, l'ex cinema "Valente", ed appunto il Garopoli (e non tralascerei palazzo Bianchi, all’Acquanova, se la sua destinazione a municipio incontrasse difficoltà ed ostacoli). Il momento è opportuno per una riflessione seria su questi temi. L'amministrazione comunale ha dato incarico all'arch. Antonio Giannini per una "variante" al Piano regolatore generale e questa sarebbe l'occasione idonea per una approfondita discussione sulla destinazione d'uso di questi immobili, sulla loro integrazione in un quadro complessivo, sulla necessità di puntare senza sbandamenti, ma con fantasia e lungimiranza, su questa strada.