E' nato e vive a Bari da sempre, però nelle sue vene scorre sangue calabrese. Stiamo parlando dell'apprezzato musicista barese Giacinto De Pasquale (il papà Armando era di Corigliano, la mamma Mariuccia di Calopezzati) che proprio in questi giorni ha pubblica un nuovo album dal titolo "Time is over".

Giacinto è ormai un musicista abbastanza affermato e apprezzato, non solo in Puglia, tanto che questa sua ultima (in ordine di tempo) "fatica" musicale non è sfuggita al noto quotidiano pugliese "La Gazzetta del Mezzorgiorno", che con il suo giornalista Nicola Morisco ha pubblicata proprio una recensione sull'album di De Pasquale. Articolo che vi riportiamo integralmente, proprio per cogliere quella che è la professionalità, ormai acquisita da tempo, da parte del musicista Giacinto De Pasquale, al quale la nostra Redazione vuole inviare i complimenti più sinceri.

di Nicola Morisco (tratto da "La Gazzetta del Mezzogiorno")

La musica nel cinema, affiancando le immagini, ha sempre avuto un ruolo fondamentale. Anzi non è quasi mai un commento musicale, ma un valore aggiunto in ogni scena. Il cinema però, con le sue vive immagini, spesso diventa una “malattia contagiosa” che, oltre a “infettare” pesantemente le arti , diventa un vero e proprio compagno di viaggio di molti musicisti per le loro composizioni. Lo sa bene il chitarrista, tastierista e e compositore barese Giacinto De Pasquale, laureato in chitarra e musica jazz al Conservatorio Niccolò Piccinni e grande appassionato di cinema, che ha fatto della passione per la settima arte la maggiore illuminazione per le sue creazioni sonore. Da qualche giorno, infatti, ha pubblicato l’album Time is over (autoprodotto e distribuito da Believe Music/Art Factory su tutte le piattaforme digitali), che porta la firma del suo progetto musicale “Fukushima Mon Amour”. Un nome scelto non certo a caso, in quanto è il titolo del film del 2016 diretto dal regista tedesco Doris Dorrie, un dramma sulla vita, l’amore e la perdita che hanno colpito il Giappone nel disastroso terremoto dovuto alla fusione nucleare del 2011. Ma questa è un’altra storia. Time is Over, composto da otto brani originali composti da De Pasquale, “è una raccolta di appunti, pensieri, suggestioni e talvolta citazioni, ora liberi di esistere nel tempo e nello spazio”, precisa l’artista. Nel disco, denso di suoni e ritmi funk, soul, r&b, jazz e rock, sono presenti echi più o meno nascosti di autori come John Barry e Lalo Schifrin e Don Ellis nel brano A night with Lalo, del geniale Miles Davis e John Williams nella ballad Fedora, di Burt Bacharach in Cinecittà, di Blaxploitation e Roy Ayers nel brano Backlash. Ma non mancano sonorità legate al genio di Ennio Morricone e di Isaac Hayes e J.J. Johnson della pellicola Shaft il detective. “Quello che hanno in comune – precisa De Pasquale – è che il processo creativo è scaturito sempre dalla visualizzazione di un’immagine o dal ricordo di una particolare scena di film. Insomma, è una raccolta di appunti, pensieri, suggestioni e talvolta citazioni, ora liberi di esistere nel tempo e nello spazio”. Nell’album, De Pasquale, si avvale della collaborazione di ottimi musicisti come Michele Maggi (basso), Domenico Cartago (tastiere e pianoforte), Alessandro Campobasso (batteria), Lisa Manosperti (voce) e la partecipazione di special guest di rilievo come Linda De Orsi (voce sul brano Lounge party con delitto) e del talentuoso pianista jazz Francesco Schepisi (nelle composizioni Time is over e A night with Lalo). Nelle note non mancano i ringraziamenti al maestro Alberto Parmegiani, uno dei più importanti chitarristi italiani  che ha prodotto due brani del disco (Time is over e A night with Lalo), Sergio Langella, Alessio Santoro, Pierpaolo Brescia, Michele Maggi (Exit Music Records) e Massimo Stano (Mast Studio Recording). 

 

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