Ma quel'è la sorte del comune di Corigliano a seguito del lavoro svolto nei mesi scorsi dalla Commissione di accesso agli atti voluta dal prefetto Tomao ?

E' la domanda che circolava con una certa insistenza questa mattina in città, alla luce delle decisoni assunte ieri dal Consiglio dei ministri che, lo ricordiamo, in un sol colpo ha sciolto ben cinque comuni calabresi per infiltrazioni mafiose. Oggi dare una risposta compiuta a questa domanda on è facile, anche perché la meteria riguardante i controlli amministrativi da parte della prefettura per ciò che attiene le infiltrazioni mafiose è davvero molto ostica. In un certo senso ci eravamo convinti che il Consiglio dei Ministri avrebbe espresso la propria posizione in contemporanea sia per il comune di Cassano Jonio che per quello di Corigliano, invece, così non è stato, anche se, ed è qui che entra in gioco quello che dicevamo a proposito delle procedure di legge in materia, niente di più facile che comunque il Consiglio dei Ministri ha deciso già ieri e quindi sarebbe plausibile l'ipotesi formulata da molti che per il comune di Corigliano non vi è stato alcun provvedimento di scioglimento, anche se il Ministro degli Interni Minniti, proprio a seguito della relazione inviata dal prefetto Tomao, dovrebbe adottare nei confronti dell'ente ausonico delle "prescrizoni". Ed in queste ore attorno a questa ipotesi si stanno scatenando i commenti più disparati. Francamente dobbiamo dire che non siamo riusciti a trovare casi simili e quindi non possiamo fare alcuna similitudine con altri comuni, comunque, da indiscrezioni abbiamo saputo che se "prescrizioni" effettivamente ci saranno dovrebbero riguardare solo l'apparato burocratico dell'ente. In che cosa potrebbero consistere dette "prescrzioni" ? Qui è davvero molto difficile rispondere anche perché bisognerebbe conoscere quali eventuali "irregolarità" ha riscontrato la Commissione di accesso che, lo ricordiamo, ha lavorato dal 7 marzo al 7 agosto scorso. Nel caso in cui dette "prescrizioni" ci siano, ci si augura che vengano comunicate al comune in tempi brevi, perché riteniamo che non sia giusto continuare a tenere sulla "graticola" funzionari e politici.

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