Fonte: Comunicato stampa
Ormai siamo al vero e proprio delirio di onnipotenza di un Sindaco, accecato dall’arroganza del potere, che sbandiera l’umanità omettendo di ricordare le pessime condizioni igienico sanitarie in cui versa un proprio concittadino. Non si ha neanche l’ardire di prestare attenzione alle formali richieste di tutela da parte delle altre istituzioni locali.
I goffi tentativi di giustificazione ed i continui ed esclusivi richiami ai percorsi dei servizi sociali già avviati ed in via di soluzione per una persona che, di fatto, vive o sopravvive all’interno di una casa-discarica che rappresenta un oggettivo attentato quotidiano alla salute ed all’incolumità dei cittadini e che in un qualsiasi altro comune e con qualsiasi altra amministrazione comunale sarebbe stato risolto con una normalissima ordinanza, aggirano semplicemente il problema. Perché – non è ancora chiaro a Stasi – siamo di fronte ad un caso di preminente interesse pubblico da tutelare, rispetto al quale non c’è richiamo alla privacy o addirittura all’empatia che possano tenere. Non entriamo nel merito dei vari percorsi di recupero sociale e/o eventualmente psicologico che si avviano su tutto il territorio cittadino, sui quali siamo convinti che debbano intervenire le figure istituzionali preposte, ma ci rifiutiamo di credere che nessun assistente sociale abbia richiesto la nomina dell’Amministrazione di Sostegno o che nessun organo preposto, dopo tutti i sopraluoghi avvenuti, abbia richiesto la bonifica degli ambienti. Chiederemo, giusto per fare chiarezza a tutti i cittadini, l’accesso agli atti. La confusione, sempre creata ad hoc e voluta, questa volta giustificata da una richiesta di empatia che costringe le persone più deboli a vivere al di sotto della soglia minima di igiene pubblica, non migliora le condizioni di vita del singolo cittadino interessato e dei suoi dirimpettai. Come gruppo politico di Corigliano-Rossano in Azione chiediamo la risoluzione della oggettiva questione dell’emergenza igienico-sanitaria, ampiamente documentata e denunciata da un intero quartiere, di cui il comune è quindi al corrente ma sulla quale il Sindaco continua a far finta di nulla ed a non intervenire. Una questione ampiamente risolta dalla normativa nazionale e dalla giurisprudenza amministrativa alla quale anche il nostro Sindaco Flavio Stasi deve sottostare. Dura Lex Sed Lex, può non condividersi il dettato normativo e giurisprudenziale italiano ma ne rivendichiamo l’applicazione. Su tutta la questione socio-assistenziale cediamo il passo alle figure sicuramente preposte. La latitanza, la presunzione e la strafottenza dell’istituzione pubblica rispetto a questa vicenda di Via Cerasaro che, nonostante il tentativo mistificatorio del sindaco, resta prioritariamente sia di emergenza igienico-sanitaria e quindi di interesse pubblico e sia di cura della persona e di sfera privata, rappresenta la punta dell’iceberg di una totale inadeguatezza di questa compagine politico-amministrativa rispetto al governo della cosa pubblica, a partire dall’ordinaria amministrazione. Non è possibile e non è legale far vivere un cittadino in una situazione di totale sporcizia e abbondano, non è possibile e non è legale far vivere una intera zona del Centro Storico in un continuo pericolo sanitario. Questa non è Umanità.
Francesco Madeo - Corigliano-Rossano in Azione