Comunicato Stampa

Con il voto referendario di domenica scorsa, i cittadini di Corigliano e di Rossano hanno deciso di dar vita alla terza città più grande della Calabria.

Con lungimiranza e capacità di guardare al futuro, hanno messo in moto un processo istituzionale ed amministrativo che, grazie all' appuntamento con il referendum consultivo del 22 ottobre scorso ed alla vittoria del SI, si concluderà con la definitiva nascita della nuova città di Corigliano-Rossano. Siamo convinti che questa realtà diventerà punto di riferimento economico, produttivo e politico non solo della Sibaritide e della provincia di Cosenza, entrando in una benefica competizione con la città capoluogo, ma anche della grande fascia jonica compresa tra Taranto e Crotone. I numeri e gli indicatori non solo demografici, infatti, sono tutti a favore di questa grande istituzione territoriale che sarà chiamata ad affrontare sfide di sviluppo sempre più innovative. In questo contesto, stonano, però, le puntualizzazioni provenienti da Palazzo Garopoli che tentano di sminuire la portata del voto referendario a Corigliano. Invece di prendere atto della vittoria del SI e di ringraziare i cittadini che si sono recati alle urne, si rivendicano ancora le ragioni del NO e la bassa affluenza e partecipazione al voto. Vogliamo ricordare che la vecchia legge regionale prevedeva per questo tipo di referendum, il superamento del quorum del 30% e che dal Municipio si è sempre chiesto, anche ultimamente, il ripristino di tale quorum. Nei fatti, con l' affluenza definitiva al 33%, viene superata la soglia richiamata più volte dal primo cittadino e cade un alibi evidente, anche e soprattutto perché nelle ultime elezioni amministrative, per esempio, pur votando al ballottaggio solo il 40% degli aventi diritto al voto, nessuno si è sognato mai di mettere in discussione l' elezione del Sindaco o di parlare di un Sindaco minoritario. Ci auguriamo quindi che si tenga conto del chiaro voto referendario, che si lavori con trasparenza e senza furbizie per assecondare il percorso di fusione, che si crei un clima di unità necessario per raggiungere gli obiettivi prefissati. Noi continueremo a lavorare per questo risultato confidando nel senso di responsabilità di chi ci governa e che non vorremmo sia stato definitivamente smarrito.{jcomments on}

 

Gruppo consiliare Fratelli d’Italia - AN

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