di Cristian Fiorentino

Redatto e divulgato, il programma dei riti ufficiali in onore di “Maria Santissima della Schiavonea”. Il neo-parroco Padre Davide Perdonò e il consiglio pastorale parrocchiale, infatti, hanno predisposto l’evento Mariano che, come tradizione vuole, avrà come prologo il triduo dal 10 al 13 ottobre: alle ore 18:30 con la recita del Santo Rosario e a seguire, alle 19, la Santa Messa. Domenica 13 ottobre, nella solennità di “Maria SS. della Schiavonea”, le S. Messe del mattino sono fissate alle ore 7:30, 9:30 e 11.

Alle 18, prenderà il via l’attesa processione per le vie principali del borgo marinaro accompagnata dalle melodie accordate dall’associazione bandistica “Antonio De Bartolo”. Alle 19, la Celebrazione Eucaristica sarà officiata da Padre D. Perdonò, alla sua prima festività assoluta a Schiavonea dopo la nomina e l’ingresso ufficiale avvenuto lo scorso 5 ottobre.

Liturgia che sarà animata come sempre dall’eccellente coro sinodale parrocchiale. Attesi per l’occasione tanti parrocchiani e devoti della “Madonna della Schiavonea” nonché autorità civili e militari. A margine saranno benedette tutte le bimbe e bimbi che indosseranno l’abito votivo della Madonna. Come nel 1648, anche domenica prossima convergeranno numerosi fedeli per contemplare il volto sacro di “Maria SS. della Schiavonea” e affidarLe le proprie invocazioni e ansie e per pregare in primis per la Pace, tra i popoli e le famiglie, mai come adesso necessaria per le sorti internazionali.

Ripercorrendo, l’affascinante storia della “Madonna della Schiavonea” bisogna ripartire dalla fonte storica che sottolinea: “Le autorità religiose ormai non potevano ignorare i fatti. Fu autorizzata la traslazione del quadro nella chiesa di S. Pietro, vicino al castello, il 20 settembre, e poi la solenne processione del 13 ottobre 1648 il quadro miracoloso fu trasportato alla chiesa di S. Leonardo tra una moltitudine di fedeli accorsi anche dai paesi vicini dove si era sparsa la voce dei fatti prodigiosi avvenuti a Corigliano " (D. Giacomo Foresta, dichiara di aver partecipato a tale processione. Proc. cit, fol47t)

 Per completare la storia e conoscere i tratti peculiari del dipinto miracoloso e dalle grandi Grazie della “Madonna Nera” di Schiavonea, bisogna però fare un ulteriore passo indietro. Il 23 agosto 1648, infatti, Maria Santissima apparve prodigiosamente alla sentinella di torretta Antonio Ruffo, adiacente alla chiesa di S.Leonardo e Torre del Cupo, seduta su un trono in mare e con le braccia protese. La Vergine rasserenò l’uomo manifestandosi come Madonna della Schiavonea e chiese di ritrarre la Sua immagine affinché potesse essere adorata nella stessa chiesa di San Leonardo.

Madonna che si manifestò per ben altre due volte esortando i fedeli a credere alla verità delle visioni e di attivarsi celermente per la realizzazione dell’effige. L’opera venne assegnata al pittore coriglianese Scamardella che delineò, nella chiesetta di S.Andrea, il dipinto della Vergine manifestatasi a Schiavonea. La guardia torriera Antonio Ruffo sovrintese i lavori, suggerendo tutti i dettagli e la posa della Madonna apparsagli: l’aspetto, il vestito, i colori, i contorni e tanti altri particolari. In modo incomprensibile e repentino si materializzò il viso della Madonna Nera, terminato con uno stile davvero eccelso e al contempo la campana della chiesa rintoccò prodigiosamente. Accorrendo in massa per contemplare il volto divino della Vergine il popolo gridò al miracolo. Si narra, inoltre, che a seguito di questo avvenimento meraviglioso, il pittore Scamardella non proseguì la tela lasciandola così come si era miracolosamente cristallizzata. Esaltati dalla Sacra effige, grande fervore e devozione ne scaturì tra i coriglianesi. La Madonna iniziò ad elargire grandi Grazie e, come già specificato, il quadro fu custodito dapprima nella chiesa di San Pietro, nel centro storico di Corigliano, e poi traslocato nella chiesa di San Leonardo, nella zona del Cupo a Schiavonea. Successivamente iniziarono i lavori per l’edificazione del santuario dedicato alla “Madonna della Schiavonea” detta anche “Madonna della Guida”. Borgo marinaro che ammise anche la denominazione di “Marina della Schiavonea”. Nel 2015, dopo ben tredici mesi di certosino lavoro, eseguito a Cosenza, è avvenuto l’ultimo restyling della tela originale a cura del restauratore Gian Mario Faita e sotto la diligente sorveglianza della Sovraintendenza. Quest’anno, invece, ricade il 376° anniversario della traslazione del quadro miracoloso della “Madonna della Schiavonea”. 

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