di Cristian Fiorentino
“Il Mio Nome E’…” è il titolo della “Via Crucis Vivente” indetta e allestita dall’Unità Pastorale del Centro Storico di Corigliano. Evento predisposto per domenica 13 aprile dalle ore 21 che si preannuncia molto caratteristico e tutto da seguire per vie, piazze e luoghi sacri del borgo antico.
Le diverse anime e realtà orbitanti tra le comunità parrocchiali di Sant’Antonio e Santa Maria Maggiore, dirette dalla acuta mente del parroco Don Fiorenzo De Simone, per l’occasione hanno partorito con grande sinergia e impegno una scaletta sui generis. Nella I Stazione della Via Crucis Vivente, infatti, la scena sarà dedicata al personaggio di Pilato e avverrà proprio a Santa Maria, a palazzo Persiani, e sarà animato dalla congrega del Purgatorio di Santa Maria Maggiore e interpretato da Andrea Celestino. Nella II Stazione protagonista la figura di Barabba, in piazza Cavour, armonizzato dal Gruppo Operativo e interpretato da Francesco Caravetta e coadiuvato da Pasquale Curia e Leonardo Benedetto. La III Stazione sarà incentrata su Erode, in piazza Compagna, curata dalla confraternita del Purgatorio di S. San Pietro e sarà incarnato da Micael De Cicco Giovagnone. La IV Stazione avrà come figura cardine quella della Madonna, in via Principe Umberto al centro anziani, sarà proposta dal Coro di San Pietro e rappresentato da Carmen De Cicco Giovagnone. La V Stazione sarà focalizzata su Simone di Cirene, in via Luigi Palma sopra l’arco, sarà diretta dalla congrega di San Giuseppe e immedesimato da Pierpaolo Gariup. Nella VI Stazione il focus sarà sulla Veronica, a Santa Chiara, e sarà esposto dal Coro di Sant’Antonio e raffigurato da Gilda Bomtempo. La VII Stazione avrà al centro della scena Caifa, in via Luigi Palma, a cura della Congrega dell’Addolorata ed espresso da Francesco Marrazzo e assistita da Sergio La Grotta e Remo Colucci nelle vesti dei sacerdoti. Nell’VIII Stazione Donne di Gerusalemme in primo piano, in via Policastri, sempre proposta dalla Confraternita dell’Addolorata e nella fattispecie da Annabella, Valeria e Marilena Oranges, Simona Vallecca e Mariateresa Piccoli. Nella IX Stazione sarà esibito il personaggio di Longino, in via dei Cinquecento, curato dalla Confraternita delle Grazie e presentato da Gennaro Celestino. Nella X Stazione in evidenza la figura di Dimaco, in via Roma, proposta dalla Congrega del Rosario e rappresentata da Antonio Aspirante. L’XI Stazione vedrà in primo piano Disma, a Villa Margherita, a coordinazione dell’associazione Donne Insieme e inscenato da Pasquale Avolio. Nella XII Stazione in risalto ci sarà Maria di Magdala, in vico I Margherita, diretto dal Gruppo delle Catechiste e ritratto da Rosaria Iudicissa. Nella XIII Stazione, sarà presentata la figura di Maria di Salome, in vico Villa Margherita, e disposta dal Gruppo di San Pio e narrata da Teresa Montillo assistita da Sandro De Patto e Giuseppe Aquilino nei panni dei figli. Nella XIV Stazione, in evidenza Nicodemo, in via Barnaba Abenante, a cura della Confraternita delle Grazie e interpretato da Luigi Fusaro. E nell’ultima e XV Stazione, a Sant’Antonio, l’attenzione si concentrerà sul Sepolcro Vuoto e sarà coordinato dal Gruppo Liturgico. Come emerge dal programma le attenzioni e le meditazioni avrà come riferimento molti degli interpreti che hanno avuto un ruolo durante la Via Crucis e la Passione di Cristo. La figura di Gesù, invece, pur non essendo in citata, sarà connessa a tutta la narrazione e aleggerà sopra l’excursus dei fatti compiuti dai vari personaggi. Un Cristo inserito nella Via Crucis sempre come orientamento dell’avvenimento salvifico ma con l’accento posto ad ogni Stazione sui cenni, le parole e i gesti adempiuti da diversi co-protagonisti, uomini e donne, ma tutti/e con un chiaro ruolo da espletare.