Il Tribunale di Paola ha condannato sei persone per truffa ai danni del Santuario di San Francesco di Paola.

Circa un milione e mezzo di euro, secondo i giudici, sono stati illegittimamente trafugati dal conto corrente bancario dei frati minimi destinato alla commemorazione del V° centenario della morte di San Francesco. A denunciare l’ammanco di denaro fu l’economo della Comunità del Santuario di Paola Franco Russo, con una querela presentata dall’avvocato Pasquale Bartolo del Foro di Roma, nel momento in cui si rese conto di essere stato truffato dal promotore finanziario originario di Praia a Mare, ma da tempo residente a Rende: Massimo Cedolia. Era stato lui a convincere il frate a far trasferire i soldi delle donazioni dei fedeli dal conto corrente acceso presso Banca Nuova di Amantea ad un conto corrente on line della IWBank. A gestirlo era lo stesso Cedolia, sulla base di accordo ‘a voce’, il quale pare fosse l’unico in possesso della password necessaria per compiere qualsiasi operazione. Quando però al termine dei festeggiamenti l’economo chiese di chiudere il conto corrente Cedolia afferma di aver investito i fondi in borsa in investimenti non andati a buon fine. In realtà dopo qualche accertamento i frati si accorgono che il promotore finanziario aveva trasferito 850mila euro su conti correnti di persone sconosciute all’Ordine dei frati minimi. Si trattava infatti di amici e parenti di Cedolia. Tra questi spiccavano i nomi della moglie, della zia, del padre e della madre del promotore finanziario: Maria Rosaria Punzo, Preite Carmelina, Attilio Cedolia e Adua Preite. Nei confronti dei quattro il Tribunale di Paola ha oggi ordinato il sequestro di beni mobili e immobili per un totale di 1 milione e 254mila euro. La restante parte del denaro dei fedeli scivolato nelle tasche degli ‘amici’ di Cedolia, 286mila euro dovrà essere prelevata dai conti correnti di Francesco Vidiri, Grazia Magurno, Ofelia Vidiri, Salvatore Magurno e Francesca Paola Vidiri. I cinque sono stati condannati insieme a Cedolia per riciclaggio di denaro a tre anni di reclusione (Francesca Paola Vidiri tre anni e tre mesi di detenzione). Per Massimo Cedolia invece la pena comminata è di cinque anni. Il patrimonio dei frati, secondo quanto ordinato dalla sentenza pronunciata oggi, a breve dovrebbe tornare nelle casse del Santuario. Con buona pace dei fedeli truffati in nome di una religione usata illecitamente per far business.

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