Fonte: www.corrieredellacalabria.it
È attraverso una federazione di clan che la ‘ndrangheta operava nell’area urbana di Cosenza. Evoluzioni aggiornate delle ‘ndrine storiche: Patitucci-Porcaro (vestigia della cosca Lanzino), Presta, Di Puppo-D’Ambrosio (attivi soprattutto nell’area di Rende).
Con un legame strutturato con la famiglia Abbruzzese. È questo l’assetto scardinato nell’operazione di questa mattina dalla Dda di Catanzaro. Geografia mafiosa aggiornata per attività “classiche” come i danneggiamenti alle attività commerciali e i prestiti a tassi usurari per finanziare altre attività illegali come il traffico di droga. Ancora: la gestione dei servizi di security, vecchio business dei clan cosentini, non è mai stata abbandonata. Anche in questo caso, schema consolidato: se non ci si rivolge alla società di buttafuori giusta si rischiano conseguenze pesanti.
Investimenti e prestanome: il “sistema” dei clan cosentini
Le mani della federazione erano protese anche verso affari lucrosi come la gestione di finanziamenti pubblici (non a caso tra le persone coinvolte c’è anche un noto broker cosentino) e verso la gestione di attività commerciali e gli investimenti in complessi turistici sulla costa tirrenica (con il coinvolgimento del clan Muto, egemone sull’area, in società con la cosca Lanzino). È un “sistema” che non disdegna contatti con la politica e colletti bianchi, indispensabili per costruire una rete di prestanome necessaria alla gestione delle attività commerciali “pulite”. Tra gli imprenditori coinvolti anche Agostino “Berlusconi” Briguori, considerato il braccio economico del gruppo Porcaro.
La mani delle cosche sul gaming
Dalle indagini della Distrettuale, è emerso anche l’interesse delle cosche sull’attività di giochi – anche d’azzardo – e di scommesse nonché delitti di riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di beni e valori con riferimento alla presunta commistione illecita tra gli interessi di imprenditori del settore e quelli della locale criminalità organizzata. Secondo gli inquirenti il «settore del “gaming” rappresenta una forte attrattiva, in quanto attività estremamente redditizia».
Le persone coinvolte nell’operazione della Dda di Catanzaro
In carcere: Antonio Abruzzese detto “Strusciatappine”, Antonio Abbruzzese detto “Tonino”, Antonio Abbruzzese (classe 1984), Fiore Abbruzzese (detto Ninnuzzo), Franco Abbruzzese detto a Brezza o il Cantante, Francesco Abbruzzese, Luigi Abbruzzese detto Pikachu, Marco Abbruzzese detto lo Struzzo, Nicola Abbruzzese, Rocco Abbruzzese, Rosaria Abbruzzese, Saverio Abbruzzese, Claudio Alushi, Armando Antonucci, Salvatore Ariello, Ariosto Artese, Luigi Avolio, Ivan Barone, Giuseppe Bartucci, Giuseppe Belmonte, Gianluca Benvenuto, Massimo Benvenuto, Luigi Berlingieri, Massimo Bertoldi, Antonio Bevilacqua, Cosimo Bevilacqua, Fabio Bevilacqua, Fiore Bevilacqua, Francesco Bevilacqua, Leonardo Bevilacqua, Luigi Bevilacqua, Nicola Bevilacqua, Agostino Briguori, Giuseppe Broccolo, Andrea Bruni, Salvatore Calandrino, Ernesto Campanile, Carmine Caputo, Giuseppe Caputo, Andrea Carpino, Francesco Casella, Alessandro Catanzaro, Patrizio Chiappetta, Daniele Chiaradia, Antonio Chiodo, Massimo Ciancio, Francesco Ciliberti, Fabiano Ciranno, Antonio Colasuonno, Francesco Curcio, Marco D’Alessandro, Adolfo D’Ambrosio, Massimo D’Ambrosio, Cesare D’Elia, Massimiliano D’Elia, Alessio De Cicco, Andrea De Giovanni, Pietro De Mari, Antonio De Rose, Armando De Vuono, Sergio Del Popolo, Michele Di Puppo, Umberto Di Puppo, Carlo Drago, Giovanni Drago, Rosetta Falvo, Cristian Ferraro, Simone Ferrise, Remo Florio, Fabrizio Fuoco, Oscar Fuoco, Gino Garofalo, Giovanni Garofalo, Rosanna Garofalo, Fabio Giannelli, Alberigo Granata, Andrea Greco, Francesco Greco, Francesco Gualano, Silvia Guido, Francesco Iantono, Giuseppe Irillo, Antonio Illuminato, Sergio La Canna, Fabio Laratta, Massimiliano Lo Polito, Gianluca Maestri, Antonio Manzo, Cosimo Manzo, Stefano Antonio Marigliano, Antonio Marotta, Mauro Marsico, Andrea Mazzei, Francesco Mazzei, Ivan Montualdista, Alfredo Morelli, Alessandro Morrone (1972), Alessandro Morrone (1988), Roberto Junior Olibano, Francesco Patitucci, Damiana Pellegrino, Mario Perri, Giuseppe Perrone, Erminio Perri, Enzo Piattello, Mario Piromallo, Roberto Porcaro, Antonio Presta, Gennaro Presta, Giuseppe Presta, Remo Prete, Sergio Raimondo, Paolo Recchia, Andrea Reda, Michele Rende, Francesco Ripepi, Denny Romano, Antonio Russo, Stefano Salerno, Eugenio Satiro, Marco Saturnino, Costantino Scorza, Luca Simerano, Mario Sollazzo, Alessandro Stella, Francesco Stola, Alberto Superbo, Francesco Tassone, Francesca Tiralongo, Marco Tornelli, Ivan Trinni, Alberto Turboli, Danilo Turboli, Sandro Vomero, Roberto Zengaro, Antonio Zinno.
Ai domiciliari: Marta Abbruzzese, Rosina Arno, Danilo Bartucci, Piero Bertoldi, Luigina Bevilacqua, Aurelia Braccioforte, Andrea Bruni (1983), Pasquale Bruni (1970), Pasquale Bruni (1979), Gianluca Campolongo, Damiano Carelli, Francesco Carelli, Andrea Vincenzo Caruso, Michele Castiglione, Maria Rosaria Ceglie, Andrea Cello, Cesare Conte, Antonio Covelli, Francesco De Cicco, Pasquale De Rose, Patrizia Drago, Renato Falbo, Eugenio Filice, Anna Fiorillo, Angelo Frontino, Salvatore Garofalo, Giovanni Grandinetti, Umile Lanzino, Silvia Lucanto, Massimo Giuseppe Maione, Marcello Manna, Lauretta Mellone, Giuseppe Midulla, Giuseppe Mondera, Pino Munno, Francesco Pompeo Occhiuzzi, Silvio Orlando, Francesco Papara, Sandro Perri, Antonio Pignataro, Francesco Reda, Ines Reda, Paolo Reda, Cristian Francesco Ruffolo, Rosa Rugiano, Orlando Scarlato, Mario Trinni, Francesco Veltri, Massimo Volpentesta, Cristian Vozza.
Obbligo di dimora nel comune di residenza: Fabrizio Abate, Fabrizio Gioia, Simone Greco, Roberta Maritato, Bruno Mollica, Francesco Morabito, Ciro Pignataro, Antonio Carmine Policastri, Marcello Rizzuti, Salvatore Sesso, Francesco Sorrentino.