di Cristian Fiorentino

Ci sono storie che vale la pena raccontarle. Storie fatte di sacrifici, probabilità, vita e sopravvivenza ma anche di sogni. La vicenda del giovane Karamoko Kaba nasce in uno dei tanti viaggi della speranza nelle traversate in mare, ormai comuni a tanti migranti di qualsiasi genere e età in cerca di una esistenza migliore.

Karamoko Kaba, classe 2008, approda al porto di Corigliano nel 2016, all’età di soli 8 anni e subito, in quanto minore, viene affidato alla casa-famiglia dell’opera Salesiana S. Giovanni Bosco “Il Timone” dove resterà per ben quattro anni.

In questo periodo frequenta, grazie all’assistenza e all’impegno certosino degli educatori salesiani, sia le scuole elementari che medie e soprattutto lascia intravedere ottime capacità atletiche e soprattutto calcistiche. Muove i primi passi, tra il 2016 e il 2017 nella Pgs (Polisportive Giovanili Salesiane) “Padre Albino Campilongo Corigliano”, categoria Pulcini, allenata da mister Alfonso Cimino. Di lui si interessa seguendolo con oculatezza e passione, per tutto gli anni di permanenza presso la struttura oratoriale, anche l'allenatore della compagine salesiana coriglianese Francesco Manfredi. Nel 2018 e per metà 2019 passa allo Sporting Club Corigliano, sempre sotto la guida del tecnico A. Cimino e poi con l’allenatore Roberto Greco, per la divisione Esordienti.

Frattanto, le sue abilità non passano inosservate e cresce l’interesse di più società intorno alle caratteristiche di K. Kaba. Nel 2019, viene dato in affido ad una famiglia di Reggio Calabria passando alla scuola Segato Reggio Calabria. Con la scuola calcio reggina mette in vetrina tutte le sue facoltà contribuendo al successo della kermesse juniores internazionale del “Ravenna Top Cup”.

Presso il settore giovanile in riva allo stretto, i progressi fisici e calcistici proseguono e le mira dei club professionistici si fanno oculati tanto da essere ingaggiato, nel 2022, dal vivaio della Juventus che già lo aveva adocchiato nel torneo romagnolo. Dopo due stagioni, questa estate approda alla cantera della Fiorentina e lo scorso 21 settembre, allo stadio “Davide Astori” del Viola Park di Bagno di Ripoli a Firenze, debutta in maglia viola da titolare nella formazione allenata dal trainer Marco Capparella e con tanto di gol al 4’ del secondo tempo.

Per la cronaca, la gara contro i pari età dell’Inter è ricca di gol, giocate ed emozioni tanto che il risultato finale si cristallizza sul 4 a 4. L’attaccante K. Kaba si presenta col biglietto da visita giusto siglando una rete da opportunista, grazie ad una conclusione sotto porta, che è valsa il momentaneo 3 a 3 parziale. Fisicamente un colosso, alto 1.90, K. Kaba è dotato di tecnica e di una progressione fulminea che ne fanno un calciatore moderno e di gran prospettiva. Caratterialmente chi lo conosce lo indica come un ragazzo socievole e molto simpatico nonché estroverso. Con la Fiorentina Under 18, gioca addirittura sotto età, ed ha ancora enormi margini di miglioramento. L’investimento su K. Kaba della società del presidente Rocco Commisso, sempre molto attento alla politica del proprio vivaio, potrebbe rivelarsi più che azzeccato in chiave futura. In un ambiente che mira molto alla valorizzazione dei giovani calciatori, K. Kaba potrebbe trovare il suo viatico ideale e proseguire la sua ascesa. Il giovane arrivato in riva allo Jonio cosentino con un barcone, ha risalito la corrente e può veleggiare ancora verso porti importanti a patto che impegno e determinazione restino inalterate. Oltretutto, il suo approdo proprio sulle sponde calabresi modula le frequenze del suo destino visto che il patron della Fiorentina R. Commisso, originario di Marina di Gioiosa Jonica, ha da sempre a cuore le sorti dei giovani calciatori calabresi. Karamoko Kaba calabrese lo è di certo per adozione e, volgendosi indietro, potrà regalare qualche bella soddisfazione a sé stesso, ai suoi affetti ma anche a tutti coloro che hanno contribuito ad educarlo, allenarlo e supportarlo in questa lunga parabola, ancora però tutta tratteggiare.

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