Foto: Giorgio Luzzi
Comunicato stampa
Per prima cosa, le istituzioni, la politica applichino le leggi che regolano la materia immigrazione, facciano il loro compito, non fosse altro che i soldi delle nostre tasse, pagano i loro stipendi, (a proposito, ricordo che con i soldi dei contribuenti Coriglinesi a suo tempo fu comprato l’oramai famoso Palazzo Bianchi che a distanza di quasi venti anni, ancora non si sa a cosa verrà destinato e quando verrà consegnato alla città, altro spinoso problema, la scarsa pulizia del paese).
L’atteggiamento omissivo delle istituzioni e della politica in tema di immigrazione ha costretto i cittadini a starsene rinchiusi nelle loro case, quelle del borgo antico maggiormente per paura di essere derubati dai tanti malintenzionati, per non parlare dei topi (vico 4 Novembre, o lo stesso Rione Falcone ecc.) che scorazzano per le vie grazie alle condizioni fatiscenti delle fognature, per non contare quel qualcuno che soddisfa i suoi bisogni fisiologici e corporali per le vie interne del centro storico, oramai abbandonato anche da Dio. Le istituzioni come: Il prefetto della provincia di Cosenza, il questore, il sindaco di Corigliano Calabro e il comandante Provinciale Carabinieri Cosenza, intervengano affinché venga ripristinata la legalità, il cosiddetto vero decoro,la sicurezza dei cittadini. L’immigrazione non controllata, l’abbandono della politica nei confronti del centro storico e dei suoi abitanti, ha oltrepassato ogni limite delle degenza, la cruda realtà, le pessime condizioni sociali e culturali, hanno innescato un malcontento diffuso che tarda a scoppiare grazie anche ai molti concittadini che per la verità in questa situazione di degrado vi sguazzano al pari dei politici e dei topi. Basta solo applicare la legislazione europea e nazionale in tema di immigrazione, che piaccia o non è ancora oggi in vigore su tutto il territorio della repubblica italiana, da nord a sud senza distinzione. Non possiamo chiedere miracoli alla Madonna di Fatima, né tampoco possiamo pretendere che si sostituisca a voi. D’altro canto, fidarsi dei politici, bravi a riempirsi la bocca di belle parole come: Integrazione, accoglienza, solidarietà, è tempo perso, non capiscono, o fanno finta di non comprendere che tale pratiche anche con tutta la buona volontà sono lontanissime dall’essere applicate per le sciagurate condizioni economiche di buona parte delle famiglie Coriglianese, condizioni, peggiorate anche per la concorrenza a basso costo della mano d’opera offerta dai tanti immigrati proveniente dalla ex Europa dell’est. Sarebbe giusto che il prefetto, il Questore in quanto rappresentanti il governo a livello provinciale intervenissero, perché hanno il potere di esercitare tutte le funzioni dell’amministrazione periferica dello stato in quanto titolari della funzione di coordinamento in materia di ordine e sicurezza. Mettere in pratica le norme che regolano il pacchetto sicurezza,“tra l’altro legge dello stato”nonché tutte quelle misure e provvedimenti in esso contenuti che contrastano il fenomeno dell’immigrazione clandestina e di applicare la legislazione vigente che ne regola i flussi migratori a difesa della incolumità pubblica e la sicurezza urbana. E’ inutile ricordare inoltre alle S/V che è tuttora vigente una legge della repubblica italiana, la cosiddetta legge Bossi – Fini che sostituisce ed integra la precedente, la cosiddetta legge Turco- Napolitano. Intervenga il sindaco, in quanto ufficiale del governo in materia di sicurezza pubblica e con il potere di adottare con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, è dovere della politica prevenire e di eliminare eventuali abusi dei cittadini, anche con la presenza assidua del personale afferenti alla Polizia Municipale per le vie del centro storico, ad oggi completamente assente, cosa che non succede allo Scalo. Si sappia che il sindaco, ha il potere della confisca dell’appartamento per chi affitta a clandestini, oltre a verificarne, da parte dei competenti uffici comunali, le condizioni igienico – sanitarie dell’immobile che ospita lo straniero. Tali disposizioni di legge sono applicati anche in caso di: Mancanza del permesso di soggiorno, mancanza di un documento valido che consenta di riconoscere lo straniero, assenza di un visto valido ove richiesto o assenza dei mezzi di sussistenza sufficienti. Se c’è ne fosse bisogno, vi rammentiamo inoltre che la legge prevede che in mancanza di“una sola”delle predette condizioni deve essere impedito l’attraversamento e il soggiorno salvi eventuali motivi umanitari, così si opera negli altri paesi europei civili e più tolleranti di noi, purchè l’immigrato, il turista, lo straniero si adegui alle leggi del paese ospitante. Piaccia o non piaccia, questa è la realtà, le leggi, ci sono per essere applicate e fatte rispettare.
Giorgio Luzzi per il Movimento Centro Storico