“In questi giorni, come Associazione GeneraAzioni, sodalizio ormai da tempo impegnato in maniera capillare e costante sul fronte delle problematiche locali e delle iniziative a carattere sociale, stiamo ricevendo numerose segnalazioni da parte di cittadini legittimamente preoccupati delle condizioni nelle quali attualmente versa il vecchio serbatoio situato in via Barletta a Schiavonea di Corigliano.

Una struttura fatiscente a rischio crollo, che suscita sentimenti di apprensione per la pubblica incolumità, sentimenti che condividiamo e dei quali ci facciamo portavoce presso chi di competenza”. E' il presidente dell’Associazione GeneraAzioni, Alfonso Falcone, da anni in prima linea nell’ottima di una politica di promozione del territorio ma anche di denuncia delle ataviche problematiche che l’affliggono, ad intervenire in modo chiaro e diretto sulla situazione del serbatoio presente nel borgo marinaro di Schiavonea. “Cittadini, famiglie, in primis genitori: davvero tutti – dichiara Falcone – esprimono malessere e timore per lo stato di pericolosità di questa sorta di “torre cadente”, soprattutto perché situata proprio di fronte alla locale scuola dell’infanzia frequentata ogni giorno da tanti bambini, oltre che a ridosso di numerose abitazioni e su un’arteria stradale sulla quale transitano continuamente veicoli d’ogni genere. Lungi da noi il voler creare facili allarmismi, non possiamo comunque esimerci dal constatare la vigente condizione di precarietà nella quale versa la struttura in oggetto. Siamo a conoscenza della complessa situazione che avvolge la competenza in materia, e dunque le annesse responsabilità in merito al presente e al futuro del serbatoio, tra Provincia di Cosenza, Sorical e Demanio, ma chiediamo all’Amministrazione Comunale di intervenire in modo tempestivo ed efficace, anche richiamando l’attenzione dei suddetti Enti, pur di addivenire ad una soluzione definitiva. Già nell’estate 2014 i cittadini avevano segnalato la caduta di pezzi di intonaco dalla struttura, e in quell’occasione il Comune era intervenuto provvedendo a mettere temporaneamente in sicurezza l’area. Tuttavia, ad oggi, il problema permane e anzi sono gli stessi cittadini a registrare ulteriori cadute di intonaco che mettono dunque a rischio la stabilità del serbatoio e, di conseguenza, suscitano timori per la pubblica incolumità e innanzitutto per i bambini che frequentano la scuola situata nelle immediate vicinanze”. “Pur se non direttamente responsabile della struttura, il Comune – prosegue Falcone – può e deve attivarsi celermente, magari inviando formale diffida agli Enti sopraccitati e provvedendo a mettere ulteriormente in sicurezza l’area. Occorre fare subito qualcosa prima che sia troppo tardi ed evitare tragedie che, oltre al comprensibile dolore umano, sono poi soltanto capaci di far chiedere a tutti: “perché non si è provveduto prima?”. Ne va della sicurezza di tutti noi cittadini e dei nostri figli”.

Alfonso Falcone - Associazione GenerAzioni

 

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