di Cristian Fiorentino

«Sempre bello e emozionante come la prima volta e carico di fascino per lo spirito con cui si ci incammina». Con queste parole il presidente Nicola Le Voci ha sintetizzato la nuova e intensa pedalata portata a termine da trenta ciclisti della “Corigliano-Bike” che, domenica scorsa primo settembre, sono tornati a percorrere l'affascinante “Via del Giovane” dei “Cammino di San Francesco di Paola”.

Bikers coriglianesi che, dopo il trasferimento motorizzato del gruppo e delle bici e nonostante calura e qualche piccolo intoppo fisico e tecnico, hanno attraversato il tragitto da Mongrassano-San Marco Argentano a Paola.

Percorso naturalistico affrontato col solito slancio sportivo ma in questo caso, considerata la devozione al Santo Patrono, anche e soprattutto con Fede. Energica sgambata resa più impegnativa anche a causa del tortuoso tragitto, scombinato dai temporali estivi che nei giorni scorsi hanno interessato la zona. A Mongrassano, oltretutto, ottima ospitalità anche da parte dei delegati dell’ente comunale che si sono ripromessi, per le prossime occasioni, di riservare un’accoglienza ancora più particolare per l’associazione ciclistica coriglianese.

Tappa sterrata per i ciclisti della “Corigliano-Bike”, in sella alle Mtb (Mountain Trail Bike),  che issando il vessillo del “Cammino di S. Francesco di P.” e indossando rigorosamente la maglia ufficiale con l'effige del “Cammino di S. Francesco di P.”, hanno pedalato il con solito dinamismo che li contraddistingue. Lungo il percorso d’obbligo la tappa presso il “Castagno di S. Francesco di P.”, albero secolare dove il Santo in vita amava sostare sia per la fatica del viaggio sia per trovare riparo dalle intemperie. Castagno che la tradizione vuole essersi annerito ma mai totalmente bruciato, durante i tanti incendi estivi nei secoli, e di produrre ancora grandi e saporite castagne in ogni autunno. 

Inoltre, la sua circonferenza e la sua cavità sono enormi tanto da impiegare diverse persone fisiche per circondarlo e riempirlo. Il gruppo ha anche fatto tappa nella riserva statale Serra Nicolino presso il faggio secolare (di oltre seicento anni) dove, anche qui, San Francesco riposava durante i suoi viaggi. Luogo dove è stato ricavato un altare per celebrare le Sante Messe nelle occorrenze. Presente, nello stesso posto, anche una nicchia dove i ciclisti hanno timbrato col bollo ufficiale del “Cammino di S. Francesco di P.” le proprie tessere.

Quindi il transito presso l’affascinante monumento "San Francesco in Cammino" da dove è possibile ammirare le statue panoramiche del Santo affacciate sulla costa del mar tirreno. Troupe coriglianese giunta compatta, dopo aver disceso diversi incontaminati sentieri, presso il santuario regionale di Paola, dove i frati della comunità dei Minimi hanno impartito una speciale benedizione a tutta la compagnia arrivata stanca ma contenta all’arrivo. “Corigliano-Bike”, tra le associazioni ufficiali degli "Amici del Cammino" di S. Francesco di P., che ha già percorso dal 2022 più volte la “Via del Giovane”, ha scortato da Paola a Corigliano, insieme ai pellegrini a piedi, il sacro zoccolo del Santo da Acri sino all’antico romitorio coriglianese, tre ciclisti della stessa associazione ciclistica per la prima volta in assoluto ha attraversato la “Via dell’Eremita” e la “Via dei Monasteri” del “Cammino di S. Francesco di P.” percorrendo ben 200 km da Paola a Corigliano (dal 29 aprile al 1° maggio 2023) e il 7 aprile 2024, e una delegazione della Corigliano-Bike ha anche testato il nuovo cammino la “Via della Francia”, ossia l’ultimo tratto calabrese che S. Francesco di Paola affrontò mentre si recava verso la nazione transalpina e da dove non sarebbe più tornato morendo a Tours il 2 aprile del 1507. «E’ sempre stimolante - hanno affermato i ciclisti della “Corigliano-Bike”- muoversi sulla “Via del Giovane”. L’esperienza di certo intensa regala emozioni di volta in volta diverse e genuine. La riscoperta degli incantevoli spazi naturalistici dona anche rigenerati motivazioni intrise di spiritualità. Pedalare per rispolverare o acquisire ogni volta nuove nozioni su S. Francesco fa avvertire meno la fatica e assaporare questi meravigliosi cammini. Non sono mancate le difficoltà e la giusta vitalità ma la pedalata ci ha ricaricato soprattutto nell’animo grazie alla speciale e soprannaturale guida di San Francesco di Paola».

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