Fonte: pagina facebook di Pasquale De Marco

I due posti più alti del podio del 42° Festival della canzone arbëreshe sono stati conquistati da cantanti provenienti dall’Albania : Iris Sula e Ilaria Ngjeliu (con il brano Shqipëria/Albania) . In terza posizione Aaron Puccio (Piana degli Albanesi in provincia di Palermo) con Mish pula pula/Pelle d’oca.

Iris Sula - giovane emergente cantante della Terra delle aquile dove ha vinto un prestigioso talent show televisivo – si è classificata al primo posto con la canzone Për ty /Per te (testo di Alban Kondi, musica di Florente Boshnjaku e Alan Kondi, arrangiamenti musicali di Florent Boshnjaku e Alban Kondi, direzione dell’orchestra il Maestro Stefano Amato. Il Premio della critica “Avv. Giuseppe D’Amico – fondatore del Festival – consistente nell’incisione del brano su cd , è stato assegnato a Vichy Macrì di San Demetrio Corone, per la canzone Bekim i mallkuar/Maledetta benedizione. Il Premio Cacozza, per il miglior testo, è andato a Santino De Bartolo di Firmo per Udhëtar/Viandante. Diciassette le canzoni in gara in rappresentanza di Caraffa (Catanzaro), Santa Sofia d’Epiro, Spezzano, San Demetrio, San Benedetto, Firmo, Vaccarizzo, San Cosmo in provincia di Cosenza, Albania, Piana degli Albanesi (Palermo), Fermo e Casalvecchio di Puglia (Foggia). La serata, svoltasi nella meravigliosa location del Collegio di Sant’Adriano, è stata condotta dal Direttore artistico della manifestazione, Angelo Pagliaro, che ha dovuto sostituire il presentatore televisivo albanese Artit Gjebrea, assente per motivi di salute, e dall’attrice di origine ucraina Anna Safroncik. Ad accompagnare i brani in gara l’Orchestra del Festival - composta da 28 elementi ed allestita dal Maestro Giovanni Azzinnari - diretta alternativamente dai Maestri Mirko Onofrio, Stefano Amato, Massimo Ciliberto, Andrea Marchese, Danilo Guido e Gianluca Bennardo che hanno anche curato gli arrangiamenti musicali. Il Festival è stato organizzato dall’ Amministrazione comunale di San Demetrio Corone, guidata dal sindaco Ernesto Madeo, (in primis il Consigliere delegato alla Cultura, Emanuele D’Amico) e dal Comitato storico presieduto da Adriano D’Amico. E il patrimonio culturale dei discendenti di Skanderbeg si arricchisce di anno in anno di altre composizioni rigorosamente in arbëresh (in queste 42 edizioni sono state scritte, musicate e interpretate più di 700 canzoni!) provenienti da tutta la Diaspora. Il Festival , dunque, come andiamo ripetendo da tempo, è diventato il simbolo e la bandiera dell’Arberia: non solo Musica, ma anche Cultura, Tradizioni, Lingua e Strumento di salvaguardia e promozione dell’Albanesità, guardando al futuro, ma nel rispetto della Storia.

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