di Cristian Fiorentino

Anche nel secondo sabato di maggio, tutti in marcia verso la parrocchia “Santa Maria ad Nives” di Schiavonea.

Come di consueto all’alba, numerosi i fedeli che, recitando il Santo Rosario lungo il percorso, si sono riversati nell’ampia chiesa del borgo marinaro. Tanti i devoti di tutte le età arrivati a piedi dal centro storico e dallo scalo coriglianese nonché dalle frazioni tra cui Fabrizio e Torricella per partecipare alla Celebrazione Eucaristica delle ore 6:30. Prima della liturgia, in chiesa, è stata sgranata la Sacra Corona a cui sono seguiti i canti Mariani, intonati dal coro parrocchiale prima e durante la Santa Messa. La devozione alla Madonna viaggia anche sui passi dei credenti che offrono alla Madonna, soprattutto nel mese a Lei dedicato dalla tradizione Cristiana, i propri voti e preghiere. Riuniti all’interno dell’affollata parrocchia schiavoneota, molti hanno seguito la celebrazione anche dal sagrato.

Messaggio di benvenuto rivolto dal parroco Padre Francesco Ansalaone ai presenti e al celebrante invitato per l’occasione Don Fiorenzo De Simone, parroco nel centro storico di Sant’Antonio e Santa Maria Maggiore che ha concelebrato con il Padre Redentorista Vontsy. Oltretutto, Don F. De Simone e un nutrito gruppo di propri parrocchiani, rispettando la sentita usanza, si sono avviati, nel buio della notte, dal paese coriglianese per raggiungere Schiavonea con la forza delle proprie gambe. Sacerdoti sempre assistiti, durante la Messa, dai ministranti e dalle soavi melodie di coristi e musicisti. Sintetica ma allo stesso tempo pregevole l’omelia di Don F. De Simone che ha speso parole mirate intorno alla figura della Madonna: «L’accoglienza della Parola si traduce nell’accettazione concreta dell'altro, di chi ci sta accanto o di chi incrociamo. Il concetto di Maria Vergine Regina degli Apostoli ben si assimila proprio durante questo Tempo di Pasqua.

La Sua presenza è fondamentale perché rappresenta la sintesi che racchiude l’aiuto coagulante donato ai Discepoli di Cristo. Come ai Discepoli anche a noi offre la possibilità di rintracciare le giuste motivazioni per vivere l'esperienza piena della Fede. Maria e gli Apostoli sono stati la prima chiesa in attesa della Pentecoste che ci fa cogliere, invece, la nuova essenza del Cristo. Essere qui stamattina- ha proseguito Don F. De Simone- è utile per recuperare la forza per poter vivere e ritornare nella quotidianità. Perché dobbiamo essere Cristiani tangibili sempre.

Oggi siamo ai piedi di Maria per essere riconfermati e per ripartire. Nel vangelo Gesù ci ricorda che tutto ciò che chiederemo in suo Nome ci sarà dato ma ad un patto: la soluzione della Parola di Gesù, infatti, rapportata al nostro chiedere significa vivere quello che Gesù ha vissuto. Il segreto sta nel nostro impegno a vivere come Gesù incarnando il Vangelo. La grazia da chiedere- ha concluso Don Fiorenzo De Simone- è proprio quella di vivere il Vangelo attraverso l'intercessione di Maria». A corredo della Celebrazione Eucaristica, declamata anche la preghiera alla “Madonna della Schiavonea” prima della benedizione conclusiva. L’appuntamento con i fedeli, presso la parrocchia “Santa Maria ad Nives”, è per sabato 18 maggio per il terzo sabato del mese di maggio Mariano.

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