di Cristian Fiorentino
Doppia rappresentazione della Passione di Gesù Cristo, sentita e partecipata presso le comunità di Fabrizio e Torricella. I fedeli delle due parrocchie dell’Unità Pastorale delle contrade coriglianesi, infatti, hanno impersonato al meglio tutte le scene salienti di uno dei misteri cruciali del Cristianesimo.
Domenica 24 marzo, si è vissuta l’interpretazione presso la chiesa di “San Nicola di Bari”, a Fabrizio, alla presenza di un buon numero di partecipanti. Recitazione iniziata dalle scene svolte in chiesa: dall'ingresso di Gesù a Gerusalemme passando per la lavanda dei piedi, l'Ultima Cena e il dialogo tra Gesù e Giuda.
Quindi lo scenario si è spostato all'esterno della chiesa, nella parte laterale, con la preghiera nell'orto degli ulivi e l'arresto. Il processo si è svolto in un'area privata limitrofa, gentilmente concessa, da dove si è avviata la Via Crucis fino ad arrivare davanti la stessa chiesa per la crocifissione. Il sepolcro è stato collocato dietro la parrocchia e la Resurrezione è stata impersonata dentro la chiesa. La presentazione gradita e ben incarnata dagli attori che con dedizione e sacrifici si sono impegnati, tra prove e incontri, nel corso delle settimane. Plausi che vanno ripartiti tra gruppo parrocchiale, catechiste, consiglio pastorale e i "Fratelli di San Nicola" che, come lo scorso anno, si sono autotassati per curare costumi, scenografia e audio.
Cinquantacinque i figuranti che hanno ripercorso gli ultimi giorni e momenti della vita di Gesù e che nei negli ultimi due anni, presso la frazione di Fabrizio e dopo le edizioni con Don Maurizio Biondino, hanno ripreso con slancio la rappresentazione della Passione di Cristo. Tra gli interpreti principali da segnalare: Gabriele Trotta nel ruolo Gesù, Angela Luzzi la Madonna, Vincenzo Colucci Pilato, e Gianni Cufone e Serafino Ruffo i due sommi sacerdoti. Presso la parrocchia “Corpus Domini” di Torricella, anche qui con un'ottima partecipazione, la rappresentazione della Passione di Gesù è stata eseguita nella serata di martedì 26 marzo.
Scene, in questo caso, recitate tutte in chiesa ma con qualche aggiunta. La prima scena rievocata, infatti, è stata il primo miracolo di Gesù alle Nozze di Cana. Quindi, l’ingresso a Gerusalemme, la lavanda dei piedi, l’Ultima Cena e il tradimento di Giuda. E ancora la preghiera nell’orto degli ulivi, l’arresto, il processo, la Via Crucis e la crocifissione, queste ultime svolte all’esterno. Ambientazione della Risurrezione, invece, riproposta in chiesa e tutto vissuto, anche in questa circostanza, con grande raccoglimento e attenzione tipica dello spirito religioso. Seconda edizione della Passione di Cristo a Torricella, anche qui voluto e promosso con entusiasmo dal gruppo parrocchiale, catechiste, consiglio pastorale. Autofinanziandosi e grazie ad impegno e volontà, in effetti, si è potuto proporre una piacevole ed intensa esibizione. Ben settantacinque i figuranti con Gesù interpretato da Mattia Facondo, Marilena Ruffo la Madonna, Giuseppe Berardi Pilato, Dario Forace e Carmine Toscano i due sommi sacerdoti. Congratulazioni ad attori e fedeli, per le due Passioni Viventi, pronunciate dallo stesso parroco Don Vittorio Salvati, dai vice-parroci Don Luigi Martino e Raffaele Forellino e dalla suore del Pime. Lo stesso Don V. Salvati ha sottolineato, per entrambe le rappresentazioni, la partecipazione e la personificazione degli attori nell’abilità a calarsi nelle singole parti. Esposizione facilitata anche dallo studio su schede ad hoc per apprendere più nozioni possibili dei singoli personaggi. Tuttavia, la disponibilità prestata da attori e parrocchiani è stata l’ennesima possibilità per un cammino di crescita comunitario e sociale in sintonia con il cammino sinodale e all’insegna della Pasqua.