di Francesco Verardi

La Storica Teresa Gravina Canadè, nonchè professoressa di Lettere in quiescenza, che si è occupata del dipinto col suo libro “Le Chiese raccontano”, scrive nel racconto di Martino Rizzo: La Madonna tiene nella mano sinistra una melagrana, simbolo di fertilità, abbondanza, fratellanza e anche di regalità in quanto è un frutto con la coroncina.

Simboleggia altresì l’unità della Chiesa essendo tutti i chicchi accomunati nel guscio. E i chicchi, poiché sono rossi, simili a goccioline di sangue, prefigurano altresì il sacrificio di Gesù, quindi la Passione. Inoltre il frutto è aperto a simboleggiare la pienezza di Gesù, la sua sofferenza e la resurrezione. Le melagrane sono un motivo ricorrente nelle decorazioni religiose cristiane e sono presenti nei dipinti del Botticelli, di Leonardo da Vinci e di tanti altri famosi pittori. Fino agli anni ’80 questo dipinto è stato nascosto da un pulpito ligneo che per fortuna ha così consentito di poterlo ammirare ancora oggi, ciò si deve grazie al restauro della chiesa, tra il 2000 e il 2006, voluto fortemente da Padre Giovanni Cozzolino, Superiore per la terza volta del Santuario di Corigliano e il compianto Architetto Mario CANDIDO, ad opera della ditta Tonino e Roberto GAMMARO. N.B. Nella prima foto l'affresco è ritoccato dal sottoscritto per dare più lucentezza e riportarlo allo stato originale, la seconda foto ha i colori spenti e manca un pochino ovunque la calce, avrebbe bisogno di un bel restauro....speriamo... P.S. Per chi volesse approfondire l'argomento può acquistare in edicola il libro di Teresa Gravina Canadè, oppure visionarlo in Biblioteca, o ancora nei libri e racconti di Antonio Martino Rizzo con la sua Antica Biblioteca Corigliano-Rossano, anche su fb...

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