di Cristian Fiorentino
Si sono aperti questa mattina presso il santuario, dopo la recita del Santo Rosario, i solenni festeggiamenti in onore della “Madonna della Schiavonea”. In occasione del 375° anniversario della traslazione del quadro miracoloso, la concelebrazione Eucaristica è stata officiata, alle 7:30, dall’Arcivescovo, della diocesi di Rossano-Cariati, Monsignor Maurizio Aloise.
Liturgia animata dalle suore “Discepole di Gesù Eucaristico” e alla presenza di numerosi fedeli del volto Santo della Vergine Maria. Tempio Mariano edificato nel borgo marinaro dopo il prodigo iniziato con l’apparizione di Maria SS. seduta su un trono del 23 agosto 1648, al guardiano di torretta Antonio Ruffo. Il sacro volto di Maria SS. si completò, dopo altre due apparizioni, miracolosamente e solo dopo l’inizio della riproduzione su tela del volto della Madonna Nera da parte del pittore coriglianese Scamardella.
Entusiasmati dalla Sacra effige dalle grandi Grazie, il popolo e molti fedeli anche del comprensorio accorsero in massa. Il quadro fu custodito dapprima nella chiesa di San Pietro, nel centro storico di Corigliano, e poi traslocato con una solenne processione pochi mesi dopo nella chiesa di San Leonardo, nella zona del Cupo a Schiavonea. Da allora si rinnova la devozione ogni anno, sia il 23 agosto che il 13 ottobre. Tornando alla Santa Messa odierna, l’Arcivescovo M. Aloise, considerando anche gli avvenimenti internazionali e i complicati tempi storici e osservando lo stesso quadro della Madonna seduta su un trono, ha evidenziato. «La Vergine Maria è la Regina Madre per eccellenza e la sua missione da sempre è stata quella di coadiuvare il figlio Gesù nella Sua missione di Pace». Prendendo spunto dalla lettura del Vangelo, invece, ha posto poi l’accento sugli assalti del diavolo ricacciati da Gesù esortando tutti nello stare in guardia perché il male si insinua sempre tra quei vuoti senza Dio e senza fede.
Eloquente e nitido l’esempio del tamburo rumoroso all’esterno ma vuoto all’interno: «Dobbiamo operare - ha sollecitato Monsignor M. Aloise- per non cedere spazi di inserimento nella nostra vita al male». Il parroco Padre Francesco Ansalone, a margine della Santa Messa, ha dapprima ringraziato l’Arcivescovo mettendo poi in risalto l’anniversario della traslazione del quadro della “Madonna della Schiavonea”, rimarcando: «Dio è costantemente al fianco e in mezzo al suo popolo e al contempo la Vergine Maria è l’immagine sacra della semplicità nella vita».
Padre F. Ansalone che per rendere meglio il concetto sulla Maria SS. ha anche decantato dei versi della poetessa Alda Merini: «I suoi occhi nati per la carità non si chiudono mai, né giorno né notte, perché non voleva perdere di vista il Suo Dio». Frattanto, nel pomeriggio, si è svolta l’attesa processione per le vie principali del borgo marinaro, scortata dalle note intonate dall’associazione bandistica “Città di Corigliano-Rossano”. Contemporaneamente, in questi giorni, proprio a Schiavonea è in corso anche la quarta “Festa del Mare” con mille attrattive e dedicata al pescato locale, alle tradizioni e alla fede. Testimonianza ne è la statua della “Madonna Nera” transitata anche per le vie dell’evento dove non sono mancati i classici atti di devozione. Per l’occasione benedetto e inaugurato il quadro della “Madonna della Schiavonea” realizzato dall’artista Rossella Nigro. A seguire, celebrata la solenne e Santa Messa presieduta da Padre F. Ansalone, alla presenza di autorità civili e militari, e accompagnata dalle sintonie del coro sinodale parrocchiale. A margine benedette tutte le bimbe e bimbi con l’abito votivo della Madonna. Come da tradizione copiosa la partecipazione di fedeli per contemplare il viso sacro di “Maria SS. della Schiavonea”.