di Gennaro Tempestoso
Il Generale pensa alla guerra e difende a spada tratta la “sua” strabiliante fusione e intanto Corigliano e Rossano regrediscono sempre più, perdendo pezzi. È di questi giorni la notizia della chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia del P.O. Compagna di Corigliano.
Un pugno in faccia alle donne ma anche agli uomini, mariti e padri. Invece di pensare alla soluzione dei problemi che in questa zona sono gravissimi, alcuni consiglieri regionali si concentrano ad offendere, insultare e denigrare chi non la pensa come loro come nel caso delle affermazioni verso gli aderenti al CRA e delle manifeste opinioni di incapacità dell’attuale Amm.ne Comunale. Ebbene non è colpa dell’Amministrazione se le cose non vanno bene. È invece il progetto di fusione che è stato malamente concepito e frettolosamente imposto. È la fusione ad essere fallimentare e non l’azione amministrativa. Nessuno dice a questi signori che è la loro creatura ad essere malfunzionante e non l’operato del Sindaco che fa del suo meglio e si barcamena in una bolgia di problemi. Glielo dite a questi signori che addossano la colpa al Sindaco che sono loro ad avere fallito? LA FUSIONE È FALLITA. Il CRA ha condotto la raccolta firme in maniera del tutto legale e trasparente, sostenuto da avvocati di Corigliano e Rossano. I suoi membri non sono persone disoneste, in malafede, speculatori, non sono interessati a raccogliere voti o ad occupare ” posti al sole” NE SI PREOCCUPANO DI ESSERE PRESENTI ALLE PROSSIME CONSULTAZIONI ELETTORALI. Questo gruppo di liberi cittadini di diversa appartenenza politica e sociale, chiede solo l’affermazione di un diritto e per questo i suoi componenti vengono insultati, offesi e dileggiati con epiteti oltraggianti. Credono nella riacquisizione dell’autonomia e si battono DEMOCRATICAMENTE, senza sotterfugi né macchinazioni per ottenerla. Probabilmente questo fa paura e rabbia perché per alcuni è impossibile l’esistenza di persone che agiscono solo per il bene comune senza alcun interesse personale. Gli appartenenti al CRA hanno, con passione e dedizione, raccolto le firme, che non sono poche e superano abbondantemente il necessario indicato dalla legge e dalla Regione Calabria all’ atto della consegna dei moduli vidimati per la raccolta firma. Ora con pazienza attendono risposta dall’Ente regionale. Per tutto ciò meritano il pubblico oltraggio e il linciaggio mediatico. E sicuramente sarebbe oltremodo più consono se alcuni Consiglieri Regionali invece di pensare ad oltraggiare un grande numero di cittadini, pensassero a fare i consiglieri, come fanno alcuni, e non a perder tempo dietro a chiacchiere inutili.