Oltre 20mila domande per 20 posti da infermieri per l’ospedale dell’Annunziata.

Di cui la metà, cioè 10 infermieri, esclusivamente interni e quindi già al lavoro parzialmente. «Numeri assolutamente ridotti, troppo pochi per risolvere definitivamente il problema che da tempo solleviamo», assicura Fausto Sposato, presidente dell’Ipasvi di Cosenza, il Collegio degli infermieri appunto. Il rappresentante di quasi 4.000 iscritti cittadini scende in campo per difendere tutta la categoria e soprattutto per accendere i riflettori su una situazione che «non è accettabile». Sposato spiega che, «se da un parte siamo felici per un concorso che si attendeva da tempo e che, forse anche grazie al nostro pressing costante, è stato riconosciuto e finalmente formalizzato, dall’altra ci attendevamo e attendiamo più spazi, più possibilità, più posti. Il nostro ospedale ha bisogno di infermieri ed i colleghi che lì lavorano hanno bisogno di rifiatare dopo turni massacranti, ferie saltate e straordinari no stop».  Il presidente Sposato invita, non a caso allora, tutti i colleghi ad alzare la voce verso le istituzioni sanitarie e far capire, laddove ancora non sia chiaro, che al pari dei medici e di chi opera tutti i giorni, gli «infermieri sono l’anima dei presìdi ospedalieri. Pubblici e privati: la nostra categoria – afferma il presidente – deve essere tutelata».

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