di Franco Oranges
E’ la città che ebbe a darti i natali che oggi esulta per la tua nomina a Correttore della Provincia Monastica di Calabria, Puglia e Messico! E lo fa con viva gioia e con l’affetto che ti ha sempre dimostrato, pur se hai vissuto ed esercitato il ministero fuori dalle mura coriglianesi e, da ultimo, nella Basilica della Conversione, Santa Maria delle Fratte in Roma, lì dove la Patrona del tuo Ordine è apparsa all’Ebreo.
Ma hai sempre amato, di un amore interinale, la tua città, mantenendo con essa un rapporto forte e carico di coriglianesità, non foss’altro perché questi valori ti sono stati inculcati dalla tua famiglia, da papà Pierino e da mamma Sestina. Sei stato eletto “in contumacia” (perdonami se uso un termine giuridico…), mentre tu eri a Roma, ignaro di cosa stesse succedendo e che poi … è successo! Qual più grande segno di questo! E’ Francesco da Paola, nel provocare lo Spirito Paraclito, che ha, con la sua Canna – che Corigliano conserva gelosamente quale eccelsa reliquia – toccato la mente e il cuore dei tuoi Confratelli, suggerendogli il tuo nome quale Suo Successore nella Provincia ove ha sede il Santuario Madre dell’Ordine. Un giovane Frate, una mente illuminata e ricca di cultura e pietà popolare, memore della fede e della religiosità del suo popolo nei riguardi del Grande Patrono … Ho esultato quando, stamani, mentre ero a lavoro, il Vice Coordinatore Regionale delle Confraternite, Pino Calarota, ha postato la notizia sul Gruppo. E, non lo nascondo…mi sono commosso…!!! Perché la tua nomina è un segnale di fiducia per una Fede attanagliata da una forte e imperante secolarizzazione; perché appartieni alla nostra gente e abiti nei ventricoli di quel Cor Bonum che mai smetterà di pulsare; perché sei membro di quella schiera di Minimi nati a Corigliano: P. Gabriele Carbone, P. Giovanni Cozzolino, P. Rocco Benvenuto, P. Antonio Cassano, P. Antonio Casciaro, che hanno dato e danno lustro alla nostra terra, con il loro ministero appassionato e carico di carità, arricchito dalla “gioventù sacerdotale”. ‘U Viecchij ha scelto un giovane, arduo e capace, che ha una grande umana dote: volere bene…!!! E ciò rende grande il Sacerdote. A nome mio personale e della Confraternita “Maria Ss. dei Sette Dolori”, saluto come celeste benedizione, la Tua elezione a sì alta carica e vedo in ciò un segno di paterna benevolenza del Santo Fondatore. Perciò Ti auguro ogni bene, un sereno e proficuo ministero, nello spirito di servizio che ti ha sempre contraddistinto e …”Ti accompagni sempre la grazia di Gesù Cristo benedetto che è il più grande e più prezioso di tutti i doni”.