di Franco Oranges
Che San Francesco ami Corigliano è un dato ineludibile e irrefutabile. Egli ha guardato, e guarda, ininterrottamente, il popolo che, dal lontano 1476, lo accolse per la sua fama di santità e che, da allora, lo ha eletto suo Patrono celeste.
E sebbene siano passati oltre cinque secoli, ancora veglia sulla città ausonica con la stessa paterna benevolenza che lo portò ad erigervi la sua quarta casa, la prima fuori dalla Diocesi bruzia. E’, infatti, di ieri la notizia della elezione di Padre Francesco Trebisonda a Correttore della Provincia Monastica di Calabria, Puglia e Messico. E oggi apprendiamo che Padre Francesco Di Turi, amabile Correttore della Comunità Minima di Corigliano, è stato chiamato a ricoprire l’incarico di Vicario Provinciale. Che bello! E che gran segno dell’amore del Paolano verso la nostra comunità! Padre Di Turi è persona buona, pastoralmente molto preparato, mite ed umile come il suo Fondatore e a Corigliano, da quasi tre anni, ha seminato tanto e tanto stava raccogliendo. Amato e benvoluto da tutti lascia in mano a Padre Giovanni Cozzolino, anch’egli grande figlio della nostra realtà, un bel fardello di insegnamenti che lui, da eccelso storico del Santo, certamente continuerà. Concittadini cari, San Francesco ci ama ancora e lo fa con segni tangibili che, forse perché presi da una becera globalizzazione e da una forte secolarizzazione, a noi sfuggono! Ma Egli, nonostante tutto, continua a spargere le sue grazie su questo lembo di calabra terra, toccata dai suoi sacri piedi e dalla sua grande santità. A Padre Francesco, cui mi lega una forte e sincera amicizia e un particolare, devoto, affetto, auguro ogni bene e formulo voti perché, insieme a Padre Trebisonda, serva fedelmente l’Ordine e, soprattutto, continui a guardare e ad amare questa città. Ad multos annos, Padre Di Turi, un forte abbraccio da parte di tutti noi…