Si è spento ieri pomeriggio, dopo aver lottato contro una malattia che l’aveva colpito un pò di tempo fa, Pietro Pinto, 55 anni, tenente del comando di polizia locale di Corigliano-Rossano.
Grande il cordoglio dei colleghi guidati dal comandante della polizia locale Arturo Levato ma anche di tutti i dipendenti e colleghi di Pinto dell’ex comune di Corigliano. Caro Pietro anche se non ci vedevamo da tempo, proprio a causa del tuo male, il ricordo dentro di me è vivo, perché tu sei sempre stato una persona perbene, una persona che mai hai lesinato saluti e sorrisi a quanti incontravi lungo il tuo cammino. Eri disponibile verso tutti, ecco perché i tuoi colleghi oggi piangono più l’amico che il compagno di lavoro, piangono più la persona perbene che l’agente ligio al proprio dovere. Credimi caro Pietro avrei preferito scrivere su di te per qualche encomio legato alla tua attività, perché l’avresti meritato, e non della tua prematura ed amara dipartita. I ricordi che si addensano nella mia mente sono tanti, soprattutto quando il Comando vigili era ubicato nella zona Ariella. Il primo approccio con te, per chi non ti conosceva, ti faceva sembrare burbero e poco ligio alla battuta, invece, era vero il contrario. Spesse volte proprio a “causa” del tuo cognome ti schernivo chiamandoti (come avviene in Portogallo) “Pinto Balzemao” e tu sempre pronto con la battuta chiamandomi “Jasinto”, che bei ricordi Pietro. Consentimi di ricordarti così come ti ho visto l’ultima volta con il sorriso sulle labbra e la battuta pronta, ma in servizio sempre impeccabile. Da Vigile urbano sempre corretto mai ti ho visto essere sopra le righe, quando eri per strada a fare il tuo lavoro sempre pronto con modi garbati a fornire le indicazioni richieste, oppure spiegare all'utente sanzionato le motivazioni del provvedimento, senza alzare mai i toni. Eri una persona davvero speciale e non lo dico ora che sei volato in cielo, l'ho sempre pensato, perchè tu eri questo. Purtroppo la sorte priva me e tutti coloro che ti volevano bene della tua presenza, un destino amaro ed improvviso che ancora nessuno se ne sta rendendo conto, soprattutto la tua famiglia che ha visto in pochi attimi sconvolgere l’esistenza di tutti. Anche i tuoi ex colleghi oggi hanno perso un amico. Una scomparsa davvero prematura. Caro Pietro ti ho voluto bene e ti ho stimato perché; lo ripeto ancora una volta, eri una persona perbene, sono certo che il buon Dio ti avrà accolto tra le sue braccia riservandoti un posto tra chi si è meritato, proprio perché in vita è stato buono e generoso, un posto tra gli eletti. Ciao caro Pietro e che la terra ti sia lieve.