Foto: Il Prefetto Giancarlo Tomao
L'Osservatore
Con ogni probabilità già venerdì prossimo 27 ottobre il Consiglio dei Ministri dovrebbe mettere la parola fine al lavoro svolto nei mesi scorsi dalle Commissioni di accesso nei comuni di Corigliano e Cassano.
Secondo alcune informazioni di stampa il ministro degli Interni, Marco Minniti, ha già ricevuto, da parte del Prefetto, Giancarlo Tomao, le relazioni che riguarderebbero i due centri della Sibaritide. Questo perché nei giorni scorsi il Prefetto ha convocato il Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza. Si è trattato di due riunioni. Il 20 settembre è stata presa in esame la relazione fatta dalla Commissione di acesso, composta da Romano, Scozzese e Dacunto per Corigliano. I commissari insediatisi lo scorso 7 marzo hanno terminato il proprio lavoro il 7 agosto ed avrebbero chiesto al Prefetto di inoltrare al Ministro Minniti una richiesta di "prescrizioni stringenti" da adottare nell'immediato e che riguarderebbero qualche ufficio dell'ente nonché qualche società partecipata. Quindi non vi sarebbe nessuna richiesta di scioglimento del comune, questo perché, non sarebbero stati rilevati elementi tali da indurre i commissari ad indirizzare al Prefetto una richiesta in tale direzione. Anche se, secondo alcuni osservatori, il Prefetto non avrebbe voluto "forzare la mano" tenuto conto che vi è in atto il progetto di fusione tra Corigliano e Rossano, ed è chiaro che un provvedimento di scioglimento nei confronti del comune ausonico avrebbe, di fatto, creato non pochi problemi al progetto stesso. Per quanto riguarda Cassano, invece, la riunione del Comitato si sarebbe tenuta lo scorso 16 ottobre ed in quella sede il Prefetto avrebbe palesato la volontà di inoltrare al Ministro Minniti una relazione attraverso la quale chiedere lo scioglimento del comune di Cassano. Anche perché, secondo indiscrezioni, in quell'ente i commissari avrebbero riscontrato elementi univoci e convergenti che porterebbero ad avere contezza che esisterebbero infiltrazioni mafiose. Questo è dunque il quadro della situazione. Adesso, come si diceva tocca al ministro Minniti decidere e con ogni probabilità la decisione dovrebbe giungere dià venerdì prossimo o al massimo entro il 3 novembre. Si pone così fine a questa lunga ed estenuante telenovela che, almeno per quanto riguarda Corigliano, si è incrociata con la vicenda fusione dando vita ad un mix di tensioni e polemiche. Se queste indiscrezioni saranno confermate la città di Corigliano potrà tirare un sospiro di sollievo, perché verrebbe scongiurato la triste eventualità di un secondo scioglimento per infiltrazioni mafiose nel giro di appena sette anni. E' inutile dire che questi giorni che mancano alla decisione ufficiale terranno con il fiato sospeso le due città.{jcomments on}