Nel Medioevo, intorno all’anno mille, anche nella Corigliano-Rossano di allora, non esisteva una vera e propria “industria del giocattolo”. Le condizioni di diffusissima povertà, costringevano i bambini del tempo ( falcidiati, tra l’altro da moltissime malattie) ad ingegnarsi costantemente per divertirsii e giocare.
Ecco che fili d’erba, spaghi, cocci di terracotta corde, bastoni e rari lembi di tessuto diventavano strumenti ludici con cui costruire occasioni di divertimento. Gettonatissime le vesciche di maiale essiccate, regalate dai genitori, riempite di terra, che diventavano palle da colpire con mazze (un hockey antesignano). Poi intramontati giochi di gruppo: moscacieca, acchiapparella, cavallina, nascondino, bolle di sapone.Chi ci riusciva, ingabbiava animaletti selvatici e li esponeva e con orgoglio. Intorno all’anno Mille, il Nostro luminoso San Bartolomeo da Rossano, non ebbe molto tempo per gioco, e all’età di sette anni ( nel 988) i genitori, valutata la sua grande propensione alla spiritualità, lo accompagnarono presso il monastero bizantino della vicina Caloveto, e circa cinque anni più tardi, da qui si trasferì a Grottaferrata dove continuò i suoi studi e si rese protagonista di attività straordinarie legate alla religione. Chissà cosa avrebbe pensato, oggi, San Bartolomeo, leggendo l’esilarante ordinanza numero 200 del 30 agosto 2019, firmata da un solerte funzionario della Polizia Locale riguardo i bambini che ferquentano la bella piazza, proprio al santo intitolata, nel centro storico dell’area urbana di Rossano? Sì, perchè a scorrerla, ti viene in mente di essere ripiombati nel medioevo. Premesso che i cittadini si lamentano del baccano, “ per aver (i bambini) trasformato l’area pubblica in un campo di calcio, e/o addirittura in una pista ciclabile”, ritenuto necessario “ garantire la pacifica convivenza tra cittadini” ( quasi fossimo a Kabul), si fa divieto assoluto di: “ usare velocipedi (chissà quale mezzo è compreso in questa parola di epoca archeologica? Pure l’overboard? Pensadoci si potevano nell’ordinanza anche utilizzare i termini, lazzaroni, manigoldi, bucanieri, giusto per dar loro una spolveratina...); “di usare biciclette e simili da parte di adulti, mentre ne è consentito l’uso limitatamente ai minori, debitamente accompagnati/sorvegliati da un soggetto adulto (lo stesso che però non può usare la bicicletta!!); è fatto inoltre divieto “ di utilizzare nell’area della piazza San Bartolomeo e con mera finalità di gioco palloni e /o oggetti idonei ad uso similare ( mentre i palloni posso essere tranuillamente usate nella stessa piazza, per fare una conferenza sulla dinamica areospaziale o sul moto elastico); negato l’uso, inoltre di “ pattini a rotelle, slittini, monopattini e similari ai aazzi di età superiore ai 10 anni ( verrà chiamata a casa l’ostetrica per la testimonianza sulla data di nascita !!). In una realtà in cui gli spazi pubblici per bambini, sono abbondanti, attrezzati e fruibili come Corigliano-Rossano era, finalmente, ora che si pubblicasse un’ordinanza del genere! E perchè non raccomandare anche ai ragazzi una sanissima giornata di rincoglionimento alienante davanti alla Playstation o all’Xbox, o di mandare almeno mille solitari messaggi via telefono ad altrettanti solitari mille coetanei? Oppure consigliare un bel pomeriggio, a scommettere nascosti dietro alle tendine delle slot-machines che stanno portando al lastrico ( e alla morte sociale) tanti padri di questa città? Essendo però bambini cresciuti sui velocipedi degli anni settanta, quelli senza parafango e la turbina arrugginita di lato che accendeva una fioca luce, qualche domanda abbiamo imparato a porcela. Chiediamo a chi ha scritto, in un caldo giorno di fino agosto, un’ordinanza del genere: Come mai, la questione della”pace sociale” tra cittadini, interessa solo piazza San Bartolomeo e non altre zone della città? Forse per non disturbare il sonno di qualcuno in particolare? Come mai questa solerzia non è stata impegnata per i lungomari nelle cui vicinanze è impossibile prendere riposo, per i rumori spesso tamarri ed incontrollati? Con quale personale ( ci vorrebbero almeno due unità di agenti di polizia locale, peraltro già stremati e sotto pianta organica) conta di effettuare il controllo delle carte di identintità degli undicenni? Perchè si è sentito il bisogno impellente di farla il 30 agosto? Si è lamentato qualcuno in particolare? Chiediamo al Comandante Levato, consapevoli della sensiblità della sua persona, il ritiro immediato del suddetto atto! Se il povero regista Gigi Magni fosse vivo, di questa ordinanza avebbe fatto la seconda parte del suo celeberrimo film “State buoni se potete”, che consigliamo di (ri)vedere a tutti Cari ragazzi di piazza San Bartolomeo, giocate tranquilli in quel luogo come in altr. Occcupate la (vostra) rispettando profondamente ciò che appartiene a Tutti. Divertitevi e crescete sani. E se qualche urlo dopo un gol sveglierà qualche nostro concittadino o qualche cliente d bed and breakfast, vi assicuro, ce ne faremo una ragione.