Il presidente della Regione Mario Oliverio ha effettuato oggi un sopralluogo nelle aree del territorio di Corigliano-Rossano colpite dalle straripamento causato dalla rottura dell'argine del fiume Crati verificatosi nella notte tra martedì e mercoledì scorsi. Oliverio, che ha mantenuto in questi giorni costante contatto con la Protezione Civile regionale che dall'immediatezza dell'accaduto sta supportando le autorità locali nella gestione di questa grave emergenza, si è recato nelle frazioni dove numerosi sono stati gli allagamenti che hanno interessato attività produttive, in particolare agrumicole e zootecniche, e abitazioni, causando notevoli danni e perdita di bestiame.

Con il presidente, il consigliere delegato all'Agricoltura Mauro D'Acri e i funzionari della Protezione Civile responsabili del 'Volontariato', Domenico Costarella, e della ' Gestione dei Rischi Naturali e Antropici', Michele Folino Gallo. La Protezione Civile, come noto, è presente sui luoghi dell'evento con propri uomini e mezzi e coordinando le associazioni di volontariato- al momento nove con oltre 30 volontari impegnati-  che continuano ad operare in soccorso alla popolazione.  Il presidente Oliverio ha incontrato le famiglie colpite, entrando nelle case devastate da acqua e fango, come le stalle, i locali per le attività, verificando lo stato delle cose. Si è poi recato presso gli argini del Crati ed ha quindi presieduto una riunione  nella  quale è stato fatto il punto della situazione, cui hanno partecipato Nicola Cilento, vicepresidente nazionale Confagricoltura e presidente Coab nei cui locali si è tenuta la riunione stessa, Franco Mazzei, responsabile territoriale CIA, il sub commissario prefettizio per il Comune di Corigliano-Rossano Lizzano, il presidente e il direttore del Consorzio di Bonifica dei bacini dell’Alto Ionio cosentino Marzio Blaiotta e Biagio Cataldi,  nonché alcuni cittadini. " La mancata cura del territorio e delle aste fluviali nel corso di un lungo periodo porta oggi il conto.

E’ una situazione che si ripete dappertutto- ha detto Oliverio al termine della giornata - non solo qui a Corigliano: l’altro giorno a Crotone, ancora prima nel lametino, nella Piana di Gioia Tauro, nel vibonese, nella Locride ecc.  Stiamo lavorando duramente per affrontare problemi e ritardi accumulati nel corso di decenni, attraverso interventi per la ripulitura e la messa a regime delle acque dei fiumi, quindi la sistemazione dei corsi fluviali. Abbiamo messo in campo un programma di interventi per la messa in sicurezza del territorio e per la sistemazione idrogeologica che è in via di realizzazione, per il quale occorre però considerare tempi di progettazione, procedure nel rispetto della legge, le gare ed altro che ci consentiranno di dispiegare pienamente questa azione". " Qui- ha ripreso-  il Crati costituisce una delle maggiori criticità. E’ stato oggetto di un primo intervento di consolidamento degli argini in un tratto esondato negli anni scorsi. E’ necessario che si realizzi un intervento più complessivo di messa in sicurezza e di regolazione del deflusso delle acque. In tal senso sono state già programmate risorse importanti che consentiranno la realizzazione di questo obiettivo. E’ chiaro che l’emergenza che si è riproposta in questi giorni impone interventi con carattere d’urgenza per evitare il riproporsi di situazioni quali quelle verificatesi. Adesso affrontiamo l’emergenza con la mobilitazione della Protezione Civile e dei volontari a cui va il mio ringraziamento, del Consorzio di Bonifica, di Calabria Verde, mobilitando tutti i mezzi che noi abbiamo a disposizione." " Con una convocazione straordinaria della giunta regionale- ha sottolineato il presidente - all’indomani della esondazione, abbiamo richiesto lo stato di calamità naturale sottolineando i danni alle aziende e alle civili abitazioni. Ora è necessario intervenire a sostegno delle famiglie e delle attività produttive che hanno subito un colpo molto grave. Bisogna aiutare le aziende a rimettersi in sesto e dunque definire un progetto più generale di sistemazione e messa in sicurezza del fiume e di tutto il comprensorio". " Per fortuna non ci sono state vittime, considerata l’ora e la vastità della esondazione- ha evidenziato Oliverio nella riunione -. Occorre nell’immediato dare aiuto alle strutture produttive per tenderle agibili. Ora siamo in attesa che il Governo dichiari lo stato di calamità naturale per come da noi richiesto".

A conclusione dell’incontro aperto anche alle famiglie colpite ed ai cittadini presenti, il presidente Oliverio che ha anche sentito telefonicamente il commissario del Comune di Corigliano-Rossano, Bagnato, ha presieduto un incontro con i tecnici della Protezione Civile, i rappresentanti del Comune, del Consorzio di Bonifica e del volontariato nel corso del quale è stato stabilito un piano operativo di interventi che partiranno già nella giornata di lunedì.  

Crediti