I cittadini hanno un ruolo importante nella costruzione di una società migliore, che sia solidale, democratica e protratta al perseguimento del bene comune. Pertanto, sviluppare le competenze e gli atteggiamenti della cittadinanza attiva è essenziale.
I cittadini attivi, quindi, non solo conoscono i loro diritti e le loro responsabilità, ma mostrano anche una spiccata sensibilità verso i propri simili e sono pronti a collaborare tra di loro e con le istituzioni, mettendosi in gioco in prima persona e dedicando parte del proprio tempo alla società, spinti solo dalla voglia di spendersi per la propria comunità con autentico spirito di solidarietà verso il prossimo. Con questi auspici nasce nei giorni scorsi il Comitato per la Difesa del Centro Antico del comune di Corigliano Calabro. Numerosi gli interventi che si sono alternati tra i tanti presenti accorsi alla prima chiamata per la costituzione del Comitato ed altrettante le proposte emerse dalla partecipata discussione, ben organizzata dall’Architetto Mario Gallina e ben condotta da due giovani e brillanti professioniste, che quasi a volerne stigmatizzare l’infausto declino, si ostinano ad abitare e svolgere la professione nel Centro Storico e sono: l’avv.ssa Marcella Camodeca e la prof.ssa Unical Carla Tempestoso. Tra gli argomenti trattati, quello più ricorrente è rappresentato dall’esigenza di voler ritornare a dare voce ad un centro storico, quello di Corigliano, sempre più isolato, che dopo la fusione con la vicina Rossano è visibilmente abbandonato ad un tragico ed irreversibile destino. Tanti i disagi che i cittadini dell’antico Borgo sono costretti a vivere quotidianamente: carenti o quasi nulli i collegamenti con gli altri nuclei cittadini, con le tante contrade e con la vicina Rossano, ormai conurbata; interi quartieri senza marciapiedi e completamente privi di illuminazione; strade cittadine piene di buche; totale disattenzione per la cura degli spazi comuni e per l’arredo urbano, etc., etc. Il Comitato, che nasce come organismo apartitico, si pone obiettivi semplici e di buon senso, rivolti a migliorare la qualità della vita degli abitanti del Centro Storico, per lo più anziani, vista l’inarrestabile fuga dei giovani per la totale assenza di opportunità lavorative, con conseguente abbandono delle attività economiche, accentuato anche da un’economia globalizzata che nemmeno l’istituzione di una ipotetica zona franca è riuscita ad arrestare. Tra i numerosi interventi vogliamo evidenziare quello del già Senatore Pistoia, il quale dopo essersi brevemente soffermato sugli effetti deleteri della fusione tra due città Corigliano e Rossano, che nulla hanno in comune, valuta positivamente la costituzione del Comitato ed invita i presenti ad un impegno attivo che restituisca dignità agli abitanti dell’antico centro. Invita i presenti a ricostruire quel perduto senso di comunità che lega i due nuclei storici cittadini tra Corigliano paese e l’antico borgo marinaro di Corigliano Schiavonea. Come tutti sanno, dice, i Centri Storici rappresentano il nucleo originale, la memoria storica e l’identità di un luogo, invece oggi sono diventati delle periferie dove regnano l’incuria e l’abbandono, e, le artificiose strategie fusionistiche non faranno altro che favorirne irreversibilmente il declino. Conclude, confermando il suo personale impegno civile e politico, per far rivivere e portare nuova linfa e motivazione a difesa di uno dei Borghi più belli della Calabria.
Comitato per la Difesa del Centro Antico.