La nuova Città Corigliano-Rossano è un precedente a cui molti altri contesti territoriali guardano con interesse… ma tutto tace!
Recepiamo con favore il monito lanciato alla politica dall’Arcivescovo di Rossano-Cariati, S.E. Mons. Giuseppe Satriano, e rilanciamo a tutti – partiti, movimenti, associazioni e cittadini impegnati – la provocazione civile e morale affinché si porti a compimento il percorso del laboratorio politico, avviato di pari passo con l’iter amministrativo che ha portato alla fusione dei due grandi Comuni della Sibaritide, e che ora ha bisogno del supporto di idee e programmi in vista delle consultazioni elettorali. Da tempo - trovandoci in linea con il pensiero del Presule - stiamo predicando unità e impegno, facendoci promotori, insieme ad altre realtà politiche e associative, di un progetto che coalizzi quante più anime unite dall’intento di dar vita alla prima consiliatura costituente di Corigliano-Rossano e garantire, su basi nuove, un governo del cambiamento alla terza Città della Calabria. Sono i giovani del coordinamento civico Corigliano-Rossano de Il Coraggio di Cambiare l’Italia a salutare con favore l’esortazione lanciata dall’Arcivescovo Satriano in occasione della festa patronale di San Nilo Abate, lo scorso 26 Settembre, e annunciando che già nei prossimi week-end saranno in piazza per la Gazebata di Idee e Programmi. Appuntamento a Piazza Bernardino Le Fosse a Rossano Sabato 29 e Domenica 30 Settembre 2018 e in Piazza Salotto a Corigliano Domenica 7 Ottobre 2018. Le parole di Mons. Satriano scuotono la politica per la quale è giunta l’ora di scendere nelle piazze e per le strade a portare un messaggio chiaro e di concretezza per il prossimo futuro che attende la nuova Città. Il nostro movimento, da mesi ormai, ha avviato una profonda fase consultiva insieme a movimenti, associazioni e partiti che, per la prima volta nella storia politica delle realtà sociali di Corigliano e Rossano, abbatte steccati e preconcetti ideologici. L’intento è quello di creare una coalizione di donne e uomini di buona volontà, carichi di idee e di una visione ampia sul futuro, disposti a mettersi in gioco in questo nuovo laboratorio amministrativo. La nascita e, soprattutto, l’evoluzione della terza Città della Calabria rappresentano il microcosmo di quella che fu l’Italia alla fine del secondo conflitto mondiale. Oggi riviviamo in piccolo le dinamiche pre-repubblicane, quelle che hanno portato poi alla nascita dell’Italia contemporanea, e abbiamo la possibilità di essere tutti protagonisti nella fase costituente di questa nuova idea, lungimirante e, per alcuni versi, visionaria. Non siamo fermi. Non lo siamo mai stati. E questo moto rivoluzionario del cambiamento, in senso trasversale, innescato prima dall’atto d’impulso dei due ex Comuni, accelerato poi dalla Legge regionale Graziano e alimentato in modo perpetuo dalla volontà popolare, è continuo e costante. Ora, però, come ci ha ricordato anche l’Arcivescovo insieme a tutti quei cittadini che hanno fondato speranza in questo processo di crescita e cambiamento, la politica deve fare sintesi con il Popolo. Il Coraggio di Cambiare l’Italia c’è ed è pronto a raccogliere la sfida di tutte quelle anime positive e propositive pronte a cimentarsi nella fase costituente del nuovo municipio. Certo, fughe in avanti e atteggiamenti sibillini fanno parte di vecchie logiche che rifiutiamo, rigettiamo e che riteniamo non possano trovare dimora in un progetto del tutto nuovo che, a nostro avviso, deve abbandonare gli stereotipi amministrativi che hanno caratterizzato per decenni le due ex Città. Ora sta a noi cittadini raccogliere la sfida e proporre un nuovo modello di Governo.
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