Alcune problematiche legate alla organizzazione e inquadramento del personale del Comune di Corigliano, sono al centro di una lettera che il Responsabile dell'Ufficio legale nazionale del sindacato Diccap, Giuseppe Bonfilio, ha trasmesso nei giorni scorsi al sindaco. Giuseppe Geraci. Qui di seguito si trascrive la nota in questione.
Quale seguito del proficuo incontro avuto con la S.L. in data 8 marzo scorso inerente l’apparato amministrativo realmente operante nel Suo Ente ed in considerazione della nuova formulazione del fabbisogno, Le trasmetto le deduzioni di questa Organizzazione Sindacale. A sommesso parere La procedura da intraprendere per l’approvazione del piano triennale dei fabbisogni potrebbe essere il seguente:- ricognizione e collocazione del personale nei vari uffici e servizi, valutazione degli effettivi compiti svolti dai lavoratori e contestuale valutazione dell’aderenza dei profili al sistema di classificazione di cui al dettato Contrattuale del 31/3/1999; - modifica del Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei servizi da parte della Giunta con il quale viene introdotto questo nuovo documento di pianificazione in luogo della dotazione organica; - proposta da parte dei Dirigenti ai sensi di quanto previsto dall’art. 16, comma 1, lett. a-bis) e dall’art. 17 del D.Lgs. n. 165/2001 a seguito della modifica apportata dal D.Lgs. n. 150/2009 delle risorse e dei profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti dell’ufficio al quale sono preposti su base triennale; - proposta da parte dei Dirigenti di individuazione degli eventuali nuovi profili professionali; - informazione preventiva alle organizzazioni sindacali e alla RSU; - acquisizione del parere del Collegio dei Revisori dei Conti previsto dall’art. 19, comma 8, della Leg- ge n. 448/2001; - approvazione dell’atto da parte dell’organo competente; - trasmissione del piano triennale dei fabbisogni entro trenta giorni dall’adozione e i relativi aggiornamenti annuali al Dipartimento della funzione pubblica. Nel Suo Ente è lapalissiano e facilmente accertabile che numerose lavoratrici e lavoratori sono impiegati in compiti e funzioni che vanno oltre la qualifica e fascia di appartenenza, in buona sostanza questi dipendenti hanno svolto e stanno svolgendo mansioni superiori, ma nella prima stesura, vigente del fabbisogno triennale, non viene nemmeno dato atto di questa situazione; infatti vengono impiegati lavoratori appartenenti alla fascia “A” del contratto de quo in attività di concetto e la situazione amministrativa è talmente consolidata da non poter più far a meno, per il corretto funzionamento dell’azione amministrativa del Suo Ente, delle professionalità acquisita di queste lavoratrici e lavoratori. A tutto questo si aggiunge la potenziale possibilità di apertura (qualcuno è già insorto) ed insorgere di una mole di contenzioso giudiziario che potrebbe vedere soccombente il Comune in sede civile giurisdizione giudice del lavoro, in caso di ricorsi per il riconoscimento delle mansioni effettivamente svolte. Tutto ciò premesso, questa O.S. le chiede di voler dare atto della situazione superiore, di voler inserire nel piano triennale del nuovo fabbisogno in itinere, le previsioni, spalmate nel triennio, di sistemazione e collocazione nelle giuste ed effettive qualifiche di quei dipendenti che effettivamente svolgono mansioni di categorie superiori e tanto mediante percorsi di sviluppo di carriera, con riserva dei posti ai concorsi interni, così come previsto dalla Legge e dai Contratti. Infine questa O.S. ricorda che le linee di indirizzo ANCI, che rappresenta la parte datoriale, prevedono l’eliminazione della anacronistica fascia “A”. Restando a sua disposizione per incontri e assicurando la nostra fattiva collaborazione, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.
Il Responsabile dell’Ufficio Legale Nazionale Dott. Giuseppe Bonfilio