E' bene comprendere che questa alleanza qualora avvenisse, affonderebbe definitivamente il PD che sarebbe ingoiato, fagocitato ed affondato dal M5S, il che significherebbe il trionfo del movimento e la definitiva fine senza ritorno per il PD.
Bisogna essere matti nell’appoggiare un governo guidato da Di Maio, quel Di Maio che in campagna elettorale ha accusato il PD delle peggiore nefandezze, tanto da arrivare ad un odio reciproco. Il PD deve capire che l'elettore, ha detto di no, ha detto di stare fuori dai giochi, si deve incominciare a prendere cura delle persone, lavorare per avvicinare la gente al partito, mettere da parte la protervia, l'arroganza, essere flessibili, non intransigenti, c'è bisogno che tutti rinuncino a qualcosa con una correzione di rotta che non lasci l'onere al solo partito di Grillo, una battaglia questa che deve essere combattuta soprattutto al Sud, più specificatamente tra la gente, con la gente per evitare al PD, il partito più importante, una disfatta ancora peggiore alle prossime elezioni. Lo facciano il governo senza il PD a meno che Emiliano, Zanda, Chiamparino (molto vicino alla sindaca di Torino Appendino) la Finocchiaro, Franceschini, Damiano, Boccia, Cuperlo ed altri non vogliano distruggere il PD solo per fare un dispetto a Renzi che in realtà è il responsabile della disfatta del partito, senza dimenticare gli altri che sono corresponsabili e poi in tutto questo tempo, questi, non erano mica sulla luna, per non parlare degli scissionisti capeggiati da D’Alema. Quello che è certo che Di Maio, ha capito che il PD attualmente è un partito confuso, in una fase di abbattimento e per questo ha dato inizio alla sua campagna acquisti rivolta ai senatori e deputati (escluso Renzi) del PD mandando al diavolo il vincolo di mandato, cavallo di battaglia della campagna elettorale del movimento. Governino l'Italia, hanno pure la benedizione di Marchionne, della Confindustria (Boccia) fino a ieri schierati contro la vittoria del M5S, poiché lo ritenevano foriero di sventura perché incompetenti, un disastro per il Paese. Nonostante questo, Di Maio, li accoglie senza tentennamenti, accettandoli volentieri, anche perché debbono onorare gli impegni presi, vedi il reddito di cittadinanza di cui non hanno previsto le ricadute sulla finanza pubblica, nel frattempo le enormi masse che vivono in povertà, specialmente nel Sud dell'Italia si attendono il reddito di cittadinanza, mentre il Nord, attende il ribasso delle tasse al 20%, e molti lavoratori, l'abolizione della legge Fornero, tutte aspettative, promesse fatte da Di Maio in campagna elettorale che costano ben 240 miliardi. Adesso, magari (è troppo tardi) si accorgono di non essere in grado di mantenere le promesse fatte. Se queste proiezioni dovessero essere veritiere, significherebbe per loro una sciagura a meno che i profughi del PD, compresa la Boschi non vanno in soccorso a1M5S. E pensare che chi ha votato cinque stelle nel 2013 era disposto a tutto per buttarsi nella braccia di Berlusconi o Renzi, oggi, 2018, non è cambiato nulla. Nel frattempo, cerchiamo di decifrare le parole di Di Maio (un personaggio da prima Repubblica) quando dice: Cambiamo l'Italia tutti insieme, nel 2013 erano indecisi se andare in tv, rilasciare interviste ai giornalisti, ritenuti servi iscritti al libro paga del sistema, le parole di Grillo ne sono un esempio. Adesso il M5S, è cambiato, facciamoli provare a governare questo stivale, a meno che Di Maio ed il suo futuro ministro Fioramonti non chiedano il default dei titoli di stato su cui i cittadini italiani investono 1.000 miliardi sotto forma di risparmi, di fondi pensioni ecc. scenario questo che getta grandi interrogativi sulla spesa pubblica ed in Europa con la prospettiva che questi non vengano rimborsati a chi li ha già comprati e chi li potrebbe comprare in futuro. E'strano come ci si possa trasformare subito in voltagabbana, rinnegare tutto il passato del movimento pur di governare.
Movimento Centro Storico: Luzzi Giorgio