Comunicato stampa

L'ultima esperienza amministrativa a guida Geraci ci ha insegnato davvero tanto, o almeno spero.

Una per tutte, quando ci rechiamo alle urne dovremmo ponderare il voto per evitare di farci amministrare da incapaci, come sta succedendo ormai da troppo tempo. Nonostante i danni arrecati alla nostra cittadina, c'è ancora qualcuno che, approfittando della campagna referendaria sulla fusione, dà ancora retta al più imbecille, politicamente, dei sindaci che Corigliano abbia mai avuto. Per non parlare di tutto ciò che avrebbe potuto fare e che non ha fatto; l'elenco sarebbe troppo lungo, parliamo invece della posizione politica assunta da Geraci sulla fusione: prima convoca un consiglio comunale per la delibera di impulso, stesso giorno e stessa ora di Rossano, poi rinvia il punto all'ordine del giorno per approfondimenti e dopo 13 mesi approva la stessa ed identica delibera che avrebbe potuto approvare un anno prima. Fin qui tutto legittimo se non fosse che a distanza di un altro anno propone al consiglio comunale, per ben due volte, la revoca della delibera di impulso, dichiarando che altrimenti si sarebbe dimesso e, come se non bastasse, non solo non si è dimesso, visto che la delibera non è riuscito a revocarla, ma, attraverso qualche suo scagnozzo politico, si fa inserire nei gruppi del "NO ALLA FUSIONE", quasi quasi per diventare il paladino della salvezza di Corigliano. Ma a questo punto mi chiedo: come si può dare la piazza ad un soggetto così contraddittorio?

Cataldo Russo, solo a titolo personale, NO alla fusione con Rossano, SI alla Città della Sibaritide con Rossano e Cassano

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