Comunicato stampa

Caro sindaco Geraci, mi rivolgo direttamente a te, essendo consapevole che questo, della tua storia politico-amministrativa, è uno dei passi più difficili, non tanto per i tuoi rapporti con la maggioranza che ti ha sostenuto, ma sopratutto con i cittadini che amminstri, i coriglianesi, che credimi, ma questo tu lo sai molto bene, sono ancora molto legati ad un'idea del sindaco della città come un padre di famiglia, un membro importante della famiglia allargata del paese, in sostanza una persona "prossima" vicina fisicamente al propri problemi, ed anche quando sono avversari lo maledicono e lo bestemmiano proprio perché non lo sentono vicino e partecipe dei loro problemi.

E quanti problemi ha oggi questo nostro paese! le cose non sono andate per il verso giusto in questi anni, alle ataviche problematiche di servizi, personale, finanze, le ultraconsolidate spese fuori bilancio, si sono aggiunti guai internazionali, nazionali, regionali e perfino provinciali! Amministrare è diventato sinonimo di sopravvivere al giorno per la giorno evitando il peggio e navigando a vista! In questo clima si è insinuato il problema "fusione" che come un cuculo nel nido te lo sei trovato prima uovo sconosciuto e poi giorno per giorno l'hai visto crescere a dismisura, fino a che lo hai visto cominciare a gettar fuori dal poco capiente alveo del tuo raggio d'azione amministrativo, ogni altra attività, fino a restare solo ed incontrastato soggetto della ragione aministrativa. Tu, hai cercato di reagire narrando la tua verità, facendo autocritica, e quindi spingendolo con i piedi fuori, ma niente si è piazzato lì con il suo ventre grasso di vane promesse e cinguettando fuori chiassose chimere senza spostarsi di un millimetro, anzi la sua crescita rischia addirittura di far saltare te stesso dal "nido"! Ora finalmente il percorso è diventato chiaro, e per certi versi come sempre capita nella vita, quando scegli di prendere un decisione definitiva, liberatoria e semplice nella sua complessità, il dado finalmente è tratto, una scelta di campo aperta e riconoscibile come raramente in politica avviene. No è un avverbio disambiguo, finalmente una scelta chiara da proporre fuori del palazzo. Un passaggio resta da fare: la chiarezza deve essere completa, assoluta, totale, caro Sindaco, chi ti sostiene in questa strada che ha intrapreso con te in questo percorso ha tutto il diritto di essere riconosciuto e riconoscibile dalla città, così come hanno il diritto di essere riconosciuti e riconoscibili coloro che non lo condividono schierandosi contro. Il Sindaco è il responsabile e comandante della nave della quale assume la responsabilità della salvezza, ma è anche il responsabile della "ciurma", della sua capacità di essere si squadra, ma anche e sopratutto di essere responsabili personalmente dell'operato nei confronti di chi li ha delegati ad essere propri rappresentanti. Ecco, anche del loro operato, il Sindaco si assume la responsabilità e di come lo fanno, aiutandoli quando sono in difficoltà, accompagnandoli nel percorso amministrativo per crescere anche come persone, e le persone valide sono quelle che si assumono le loro responsabilità nei confronti della città per ora e per le conseguenze, mai come in questo caso, che il loro agire porterà domani e per sempre. Allora Sindaco Geraci, porta in consiglio tutti i tuoi consiglieri comunali, dai loro la possibilità di presentarsi, forse per l'ultima volta alla città che li ha eletti, per  le loro idee in merito alla fusione ed alla proposta di estinzione del Municipio di Corigliano, e come il gatto fa nella favola, dai loro per la prima ed ultima vota la possibilità di volare alto, assumendosi le proprie responsabilità!

 

Mario Gallina

 

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