di Cristian Fiorentino
Sarà una festa di Pentecoste del tutto particolare a Corigliano presso il santuario di San Francesco di Paola. Domenica 19 maggio, infatti, nella chiesa del centro storico dedicata al Santo Patrono, la comunità dei Minimi accoglierà Padre Charbel El Khoury dell’ordine libanese Maronita del monastero e della chiesa “San Giovanni Marco” a Byblos.
Padre Charbel El Khoury officerà la celebrazione Eucaristica serale delle ore 18:30, preceduta dal Santo Rosario, insieme al Padre Superiore Giovanni Cozzolino. Santa Messa e Rosario offerto come intercessione per il popolo libanese mentre musiche e canti, saranno armonizzate dai cantautori missionari Claudio Codemo e Maurizio Bagnariol. Popolo libanese che in questi anni vive una situazione precaria, a causa anche della guerra, aggravatasi ulteriormente dopo lo scoppio del conflitto tra Israele e Palestina. Periodo storico abbastanza sofferente che ha innescato anche una tremenda crisi economica e la svalutazione monetaria che sta tormentando duramente la comunità e le famiglie. In Libano, tra le altre, sono state chiuse le scuole e l’energia elettrica è ridotta. Urgono, oltretutto, aiuti tangibili attraverso offerte e soprattutto farmaci che saranno raccolti, anche domenica, tra i parrocchiani e da donare per la sfibrata popolazione libanese.
Raccolta dei medicinali, predisposto su scala nazionale e assistito dai volontari, che potrà aiutare realmente almeno in termini terapeutici i cittadini libanesi. Gesto che servirà ad alleggerire le sofferenze, concedendo un conforto a centinaia di persone provate. Azioni Cristiane e umanitarie utili per mitigare situazioni estreme su cui non bisogna spegnere i riflettori. A corredo della liturgia, vi sarà anche la benedizione a tutti i fedeli con l’olio di San Charbel. San Charbel, infatti, è un Santo libanese, molto noto in Italia e in Europa, eremita nella sua vita terrena e molto dedito alla preghiera fin dalla sua giovinezza nonché molto devoto della “Santa Vergine” tanto da invocare giorno e notte la “Regina del Rosario”. La devozione per la Madonna è una peculiarità dei cristiani d’oriente e per tutta la vita San Charbel non smise mai di invocarla con slancio esortando tutti a consacrarsi a Lei. Alcuni mesi dopo la sua morte, avvenuta la Vigilia di Natale del 1898, le cronache narrano che si riscontrarono avvenimenti straordinari attorno alla sua tomba. L’urna, in effetti, cominciò a splendere e coloro che pregavano sul sepolcro del monaco, che trasudava sangue misto ad acqua, si accrebbero guarigioni incomprensibili. Riesumato il corpo, fu trovato intatto e rimase morbido mantenendo la temperatura dei corpi viventi fino alla beatificazione del 1965 ossia alla chiusura del concilio Vaticano II. Paolo VI, lo proclamò Santo nel 1977 e da allora numerosi sono i miracoli a lui attribuiti. La caratteristica di San Charbel che è raffigurato con lo sguardo rivolto in basso quasi a voler indicare che il Santo osserva direttamente il cuore delle persone. Anche nella Messa di Pentecoste, dove si celebrano i cinquanta giorni dopo la Pasqua e in ricordo della discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli apostoli riuniti al Cenacolo, luogo dell'Ultima Cena di Gesù, saranno rivolte particolari invocazioni per la Pace su tutti gli scenari di guerra presenti attualmente e in particolar modo per la situazione in Libano. Preghiere che mirano alle intercessioni di San Charbel come di San Francesco di P. affinché possano nascere dialoghi e conversioni riconcilianti anche in seno alla comunità libanese e a tutto il Medio Oriente.