di Francesco Caputo

L’Immacolata, per il nostro territorio, rappresenta l’inizio delle festività natalizie. Le famiglie si ritrovano insieme per condividere momenti di fraternità e gioia.

La Gioia, ma quale gioia? Un territorio “violentato” dalla cattiva gestione della politica che finalmente si appresta a chiudere una delle peggiore pagine amministrative della Regione Calabria. Un territorio dove sono in aumento i casi di tumore per chissà quali “schifezze” nascoste sotto la nostra terra, per quello che mangiamo e per un mare che non offre più quei “sapori” di una volta. Un territorio dove non esiste più la Sanità ed il diritto alla salute, perché a Corigliano Rossano abbiamo messo solo una “pietra”, mentre i reparti chiudono e quindi ti conviene “chiedere” al Padre eterno di non farti ammalare. Riprendendo don Tonino bello, “Maria –Immacolata- che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa”, che vi faccia sentire il rimorso della coscienza quando, domani, costringerete i vostri operai a non stare vicino alle famiglie per una “misera” paga. Quando prenderete la statua, per portarla in processione, vi faccia sentire un dolore così forte, ricordandovi le “buste paghe false” fatte firmare ai figli di questa terra, costretti poi ad andare via, non vedendo più futuro. Ricordati di noi, Vergine Santa, guarda questa terra di Corigliano Rossano, ascolta il grido dei poveri, degli ultimi, di chi non ha più voce e così sia….Tanti auguri, “scomodi”, Corigliano Rossano, Buon 8 dicembre!

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