Fonte: Vocabolario storico etimologico coriglianese - Editore Castriota - pag. 266
fragheti, sopran. della faro. Arena; Fragato (1743, catasto onc.).
fragilleri (der. dal fr. flageller dal lat. flagellare), v. tr., flagellare; fragilleti, flagellato.
fragugghja (der. dal lat. *fragum, *fragalia forma perfettiva di frangere, "rompere", da frango inteso come "ciò che s'infrange sulla riva del mare", DEI, 3, 1703; ma forse è connesso ad agugghja cioè "novellame di aguglie che s'infrange sulla battigia"), ittion., fragaglia, minutaglia di piccoli pesci di mare di specie diverse (triglie, sarde, alici, ecc.) che si consuma come frittura; il pesce minuto appena pescato che si vende a buon mercato perché va consumato in giornata; voc. napol. fravaglia.
fraguri (der. dal lat.fragrare, "odorare''), fragore, odore forte, buono o cattivo.
fraischielli, dimin. vezz. di Franceschino, n. proprio maschile; altre forme vezz., Franchi, Franca, Francischi; Francischina, Franchinielli, Franchinella, Fraischielli, Fraischella, Cicci, Ciccilli, Chicchina.
• frambullicchji (der. dafràmbula, fràvula dal lat. fabula, "favola", connesso al fr. fanfreluche; "fronzolo, quisquilia" inteso come storiella di poco conto; franfiluccu, Marzano, 156), frottola, fandonia, cosa da nulla; per trasl., si dice di una persona poco affidabile, poco credibile, perché racconta storie, frottole (coerentemente all'uso prevalente di questo vocabolo).
framèvici (metat. del lat. famelicum, "che ha fame"), agg., famelico, chi è in preda alla fame, che è affamato come un animale; (fig.) avido, bramoso, persona avida; ghè framevici, essere smanioso; ghè 'nu framèvici, chi si avventa famelicamente sul cibo per mangiare ogni cosa; in senso trasl. chi è mal pagatore, chi deve pagare un conto e si sottrae dal farlo ( che è poco onesto).
frammòsia (forse der. dal provenz. frambosse), scusa, pretesto; chi inventa un ripiego (Iudicissa, Vocabolario, 50).
1franca (der. dal lat. tardo francus), franco, libero (come in italiano "franco di porto" significa spedizione libera da spese per il destinatario); parreri franchi, parlare apertamente, senza sottintesi; 'a fe franca, presentare come facile ciò che non lo è; ha fatta franca, farla franca, cavarsela, sottrarsi alle conseguenze di una colpa o di un errore; senza pagare dazio, esente da imposta; ghinchjiri 'i franchi , mangiare a sbafo a crepapelle senza pagare.
2franca, dimin. femminile del n. personale Francesca; Franculla (1743, catasto onc.); cfr. con 2.franchi.
francagghja (der. da fianco), la parte grassa del maiale aderente alle costole.
•franchi (dal fr. ant. flanc, fianco, costato), fianco, ma anche pancia; voc. comune al dial. rossan.
2franchi (der. dal lat. tardo francus, "libero"), Francesco, n. proprio di persona maschile.
francischi, Francesco, n. proprio personale; Franciscuzzj, Francischielli, Franceschino; cfr. fraischielli.
francischini (dal lat. mediev. Francischinus) , dimin. di Francesco, n. proprio di persona; f. Francischina.
franella (dal fr. flanelle con la consueta mutaz. della liquida), flanella, tessuto morbido di lana; 'a cammisa 'i franella, camicia di flanella di lana; vd. anche finella.
franfallucchi (dal fr. fanfreluche alterazione del fr. ant fanfelue , bagatelle, cose di nessun valore; Mignone, Francesismi nel dialetto napoletano, 55, 56), uomo da nulla.
frangesi (con il consueto passaggio dell'affricata palatale sorda / c/ alla corrispondente palatale sonora / g/), francese, ciò che è attinente alla Francia; 'u Frangesi, sopran.
frangia (der. dal fr. frange), frangia, bordura; i margini della biancheria di casa che vengono sfrangiati e riannodati in trecce e fiocchi; le frange degli asciugamani che le ragazze intrecciavano per il corredo nuziale; cu 'na bbella frangia longa, con una bella frangia lunga; 'a frangetta, la frangetta, la parte anteriore dei capelli pettinati sulla fronte; «...cum suis frangis albi» (Corigliano, 1590; CDC, 283).
frangiunijeri (der. dal fr. frange, da frangére , rompere, da cui l'it. frangia, sfrangiato; vocabolo della zona arcaica di Lausberg), v. tr., graffiare, lacerare; m'heji franciunijeti 'i gunuocchji, mi sono sbucciato le ginocchia (avere la pelle delle ginocchia sbucciata per una rovinosa caduta); 'a gatta m'ha frangiunieti, il gatto mi ha graffiato; mi frangiassa ra faccia, mi grafferei (rascicheri) tutto il viso (espressione che rivolge a chi sta vivendo una situazione dolorosa o di grande disperazione), voc. comune al dial. Rossan.