Fonte: La Redazione

Fissato per domani alle ore 11:00 il processo penale , davanti al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, l’udienza di convalida ed interrogatorio di garanzia per il ventinovenne di nazionalità marocchina Nassir Brahim - che ha nominato quale suo difensore di fiducia l’avvocato Giuseppe Vena - volto già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti penali.

L’uomo , che vive da tanti anni nel comune di Corigliano-Rossano, si è reso responsabile di una pluralità di reati ossia rapina, tentate lesioni aggravate ed evasione. Nel particolare dei fatti , l’uomo - secondo l’accusa sostenuta dal pubblico ministero - si sarebbe introdotto in un noto locale commerciale della frazione Schiavonea, gestito da stranieri di nazionalità cinese, ed ivi aveva sottratto alcuni utensili ed oggetti occultandoli sotto gli indumenti. Le telecamere a circuito chiuso, presenti nel negozio, ne avevano registrato la scena così il proprietario , all’uscita, gli intimava la restituzione. Ne nasceva un furibondo alterco , sotto gli occhi increduli dei turisti , cosicché l’imputato estraeva un taglierino per minacciare e per procurare lesioni personali al cinese , evento non verificatosi grazie al provvidenziale intervento di una pattuglia della polizia di Stato che lo rintraccio’ ed arresto’ dopo una rocambolesca fuga. Gli agenti lo bloccarono e lo perquisirono con esito positivo, sequestrandogli l’arma. Gli agenti accompagnarono l’arrestato presso l’abitazione dello scalo cittadino ove vi abitano alcuni suoi connazionali, con l’obbligo di rimanervi, a disposizione dell’autorità giudiziaria, per essere processato penalmente. Successivamente, il cittadino marocchino iniziava, più volte, a litigare con i suoi connazionali , disturbando l’intero quartiere, cosicché si rendeva necessario l’intervento dei carabinieri per calmare gli animi. E di poi , nelle more della celebrazione del procedimento penale, l’uomo decideva di evadere dall’abitazione cosicché gli agenti della polizia , non rinvenendolo a casa, predisponevano un servizio di ricerca lungo le vie dello scalo cittadino e dopo alcune ore veniva nuovamente tratto in arresto e condotto presso il carcere di Castrovillari.

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