Fonte: La Redazione

Nasssir Brahim lascia il Carcere di Castrovillari. L’Ufficio della Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari , stante la flagranza di reato, ha proceduto con due separati processi penali per Nassir Brahim, entrambi celebrati nella giornata odierna presso il Tribunale di Castrovillari.

Per il processo penale riguardante la rapina e le tentate lesioni aggravate si è proceduto con l’udienza di convalida e con l’interrogatorio di garanzia davanti al Giudice per le indagini preliminari. L’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere ed il giudice, lette le richieste del Pubblico Ministero ed udito il difensore di fiducia l’avvocato Giuseppe Vena, ne diponeva la scarcerazione in luogo degli arresti domiciliari quale misura cautelare. Mentre per il processo penale afferente il reato di evasione, si è proceduto nelle forme del rito direttissimo dinanzi al Giudice monocratico ove , invece , lo straniero ha risposto alle domande del giudicante fornendo una versione dei fatti. All’esito il pubblico ministero chiedeva l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari anche per questo reato ma il difensore , sempre l’avvocato Giuseppe Vena, nella sua arringa difensiva prospettava le ragioni giustificative. Il Giudice monocratico , quindi, rigettava la richiesta del Pubblico Ministero non applicando alcuna misura cautelare , disponendo la immediata scarcerazione dell’uomo. Il giudizio proseguirà nel merito il prossimo 11.12.2024. Nassir Brahim, volto già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti penali, vive da tanti anni nel comune di Corigliano-Rossano; per la vicenda odierna si era reso responsabile di una pluralità di reati ossia rapina, tentate lesioni aggravate ed evasione. Nel particolare dei fatti , l’uomo - secondo l’accusa sostenuta dal pubblico ministero - si sarebbe introdotto in un noto locale commerciale della frazione Schiavonea, gestito da stranieri di nazionalità cinese, ed ivi aveva sottratto alcuni utensili ed oggetti occultandoli sotto gli indumenti. Le telecamere a circuito chiuso, presenti nel negozio, ne avevano registrato la scena così il proprietario , all’uscita, gli intimava la restituzione. Ne nasceva un furibondo alterco , sotto gli occhi increduli dei clienti , cosicché l’imputato estraeva un taglierino per minacciare e per procurare lesioni personali al cinese , evento non verificatosi grazie al provvidenziale intervento di una pattuglia della polizia di Stato che lo rintraccio’ ed arresto’ dopo una rocambolesca fuga. Gli agenti lo bloccarono e lo perquisirono con esito positivo, sequestrandogli l’arma. Gli agenti accompagnarono l’arrestato presso l’abitazione dello scalo cittadino ove vi abitano alcuni suoi connazionali, con l’obbligo di rimanervi, a disposizione dell’autorità giudiziaria, per essere processato penalmente. Successivamente, il cittadino marocchino iniziava, più volte, a litigare con i suoi connazionali , disturbando l’intero quartiere, cosicché si rendeva necessario l’intervento dei carabinieri per calmare gli animi. E di poi , nelle more della celebrazione del procedimento penale, l’uomo decideva di evadere dall’abitazione cosicché gli agenti della polizia , non rinvenendolo a casa, predisponevano un servizio di ricerca lungo le vie dello scalo cittadino e dopo alcune ore veniva nuovamente tratto in arresto e condotto presso il carcere di Castrovillari.

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