Fonte: La Redazione

Il Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro in totale accoglimento della tesi difensiva sostenuta dall’avvocato penalista Giuseppe Vena ha emesso l’ordinanza di concessione della misura alternativa alla detenzione al cinquantenne coriglianese D.C.F.L. , su cui pendeva un ordine di carcerazione di mesi sei di reclusione.

Secondo l’accusa sostenuta dal pubblico ministero, l’uomo in data 5.9.2016, in Corigliano-Rossano, area urbana ex Corigliano, avendo scagliato con violenza un oggetto contundente - manufatto in pietra tipo posacenere - , contro l’autovettura di servizio, con colori di istituto, in uso ai Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro, procurava un bozzo appena sotto il vetro della portiera anteriore destra , danneggiando una cosa mobile altrui. Con l’aggravante di aver commesso il fatto su un bene destinato ad un pubblico servizio. Per tali fatti l’uomo veniva ad essere denunciato presso la locale Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari e condannato penalmente a mesi sei di reclusione dal giudice monocratico senza la concessione del beneficio di alcuna pena sospesa per via dei precedenti penali dell’uomo. L’Ufficio della Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari pertanto emetteva la immediata richiesta dell’ordine di carcerazione per l’espiazione della pena ma l’avvocato Giuseppe Vena redigeva una corposa istanza al Tribunale di Sorveglianza, competente per materia,  con cui dava valide ragioni difensive al fine di evitare la carcerazione del proprio assistito , invocando la concessione della misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale al fine di farlo rimanere in libertà.

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