Foto: Il Procuratore Eugenio Facciolla
La Redazione
Indagini chiuse sull' alluvione di Rossano dell'agosto di due anni fa. In queste ore una raffica di avvisi di conclusione viene notificata dalla Procura di Castrovillari. La magistratura avrebbe individuato responsabilità a tutti i livelli e sotto la lente del procuratore Facciolla ci sono anche i lavori del post alluvione.
Più di 80 avvisi di conclusione delle indagini e i palazzi cominciano a tremare. Si sta chiudendo proprio in queste ore l'imponente inchiesta della procura di Castrovillari sull'alluvione di due anni fa che ha segnato profondamente Corigliano e Rossano. “L’indagine è chiusa – afferma il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla – stiamo notificando una serie di provvedimenti a quelli che noi abbiamo ritenuto di individuare, anche grazie all’ausilio dei periti che erano stati incaricati all’epoca. E abbiamo riscontrato responsabilità di pubblici amministratori. Perché il territorio è stato di fatto cementificato in maniera scellerata, hanno costruito, hanno tombato fiumi, hanno costruito sull’alveo del fiume, hanno realizzato palazzi di più piani, fino a 7-8 piani, con magazzini e garage di tutto e di più in zona che erano ad alto rischio di dissesto idrogeologico. Veramente lì è un microcosmo di illegalità”. Questa fase si chiude mentre sono in corso altri filoni che riguardano la gestione dei lavori del post-alluvione che hanno già portato al sequestro di una discarica tra Rossano e Corigliano dove finiva ogni genere di rifiuto. Denunciati dirigenti della Regione e i vertici di Calabria verde e fra questi anche il commissario straordinario Aloisio Mariggiò. Ma cosa non ha funzionato nei luoghi violati dalla violenza della natura e poi dall'incapacità ?”Non ha funzionato la presenza dello Stato – afferma ancora il procuratore Facciolla - Gli amministratori pubblici hanno deviato la loro funzione. Purtroppo per molta parte di queste condotte non possiamo procedere perché sono coperte da prescrizione. Per me questo vale per Rossano ma vale anche per la zona di Conegliano e, quindi non ha funzionato lo Stato”.{jcomments on}