Si trovavano in Basilicata, sempre nel Parco del Pollino e avevano deciso di restare nel fronte lucano senza raggiungere le gole del Raganello.
Sono stati rintracciati, dalle forze dell’ordine grazie al sistema gps che, dopo l’allarme lanciato dai familiari, ha consentito di localizzarne la posizione. I tre giovani pugliesi di 21, 22 e 23 anni, che erano stati inseriti nella lista delle persone disperse dopo la piena del torrente Raganello sono in buone condizioni di salute e si erano accampati in località Valle d’Impisa, una località a monte della zona del disastro e dove i cellulari non hanno campo. A dare notizia del loro ritrovamento è stata un’amica che attraverso un twitter ha informato le forze dell’ordine dicendo “sono vivi”. “Al 99,9% non ci sono più dispersi tra le persone coinvolte dalla piena del torrente Raganello”. A dirlo è stato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, assieme al prefetto di Cosenza Paola Galeone, al termine della riunione del Comitato per l’ordine pubblico che si é svolta nel municipio di Civita. Le dieci vittime cui corpi sono stati recuperati dopo l’alluvione nella zona delle Gole del Raganello sono ufficiosamemte delle vittime: Paola Romagnoli di Bergamo ricercatrice universitaria classe 1963; Antonio de Rasis di Trebisacce classe 1986, Gianfranco Fumarola di Martina Franca classe 1975; Maria Immacolata Marrazzo di Ercolano classe 1975; Carmela Tammaro di Napoli classe 1977; Antonio Santopaolo di Napoli classe 1974; Miriam Mezzolla di Taranto classe 1991; Carlo Maurici romano classe 1983; Valentina Venditti di Roma classe 1984 e Claudia Giampietro di Conversano nata nel 1987.